Se il dentista vi propone di sostituire le vecchie otturazioni grigie con la resina bianca, è un’idea che fa bene solo al sorriso. Certo, quelle di ultima generazione a base di materiali compositi (formati da resine organiche, cristalli di quarzo, vetro, silicio e altro) si mimetizzano con il colore dei denti.
Smentito l’allarme tossicità
«Ma se l’amalgama d’argento è nei molari, non tanto visibile, chiedere un cambiamento può essere controproducente», spiega Massimo Gagliani, responsabile di odontostomatologia all’ospedale San Paolo di Milano. Perché mai? «Perché il momento in cui il riempitivo grigio viene tolto è l’unico in cui sia il paziente sia il dentista corrono qualche rischio di respirare il mercurio contenuto nell’impasto, così pericoloso per il sistema nervoso e per i reni».
Ecco allora che è preferibile in molti casi tenersi le vecchie otturazioni ed evitare guai. Anche perché, fino a quando l’amalgama rimane nel dente, il pericolo di intossicarsi è pressoché nullo. Alcuni anni fa si era diffuso un allarme per la presunta tossicità dell’amalgama in argento, perché composto soprattutto da mercurio, appunto. Alcuni esperti sostenevano che quel metallo potesse entrare nella circolazione sanguigna, creando danni anche gravi all’organismo. Perciò consigliavano di sostituire appena possibile le vecchie otturazioni.
In realtà, diverse ricerche hanno poi dimostrato che le cose non stanno così, perché il mercurio, quando si lega agli altri metalli, è praticamente stabile e non si disperde, se non in quantità davvero trascurabili, e comunque di molto inferiori a quelle che introduciamo con gli alimenti.
Alcuni studi hanno dimostrato che le persone con molte otturazioni in amalgama non hanno un tasso di mercurio più alto nel sangue o nell’urina rispetto a chi ha i denti sani o curati con la resina bianca. D’altronde, l’Organizza zione mondiale della sanità non ha mai messo al bando l’amalgama, ma si è limitata a raccomandare di non usarlo nei bambini e nelle donne in gravidanza.
Qualche minimo rischio si corre solo quando l’otturazione viene rimossa. In quella fase è bene che il paziente sia protetto dal dentista con la cosiddetta diga: una tela di gomma che isola il dente dal resto della bocca.
Cecilia Ranza – OK La salute prima di tutto
Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2010