La prevenzione dell’ictus è l’unico passo fondamentale contro questa malattia. Aderire a sette abitudini quasi dimezza il rischio di esserne colpito. Almeno questo è quello che sostiene uno studio dell’Università del Texas a Houston.
I ricercatori in forza al centro di ricerca statunitense ha seguito 11.500 persone di mezza età, residente negli Usa, per quasi 30 anni. Il team voleva osservazione come i loro stili di vita impattassero sul rischio di ictus.
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Prevenzione dell’ictus: le persone interessate in Italia sfiorano le 200.000
Di queste sette abitudini, solo quattro sono modificabili. Le altre tre sono l’effetto di vivere una vita sana.
In Italia l’ictus è la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie, ma la prima causa assoluta di disabilità. Sono circa 185.000 le persone colpite da ictus ogni anno. Di queste 150.000 sono i nuovi casi, mentre 35.000 sono casi che si ripetono dopo il primo episodio.
Quali sono le 7 abitudini che dimezzano il rischio di ictus?
- Seguire una dieta sana e varia;
- fare attività fisica regolarmente;
- non fumare;
- perdere peso se necessario;
- avere la pressione sanguigna entro valori normali;
- controllare il colesterolo;
- ridurre i livelli di zuccheri nel sangue.
Prevenzione dell’ictus: il calcolo degli esperti
L’avanzare dell’età, l’ipertensione, il fumo di sigaretta, l’obesità, la sedentarietà e il diabete sono tutti fattori di rischio noti per questa malattia. Un altro fattore di rischi è l’ereditarietà.
I ricercatori hanno assegnato a tutti i partecipanti allo studio un punteggio di rischio politecnico di ictus. Si tratta di un test del sangue che identifica mutazioni legate a questo problema. Stima quanto sia probabile soffrire di un ictus durante la propria vita. Gli esperti hanno osservato anche quanto aderissero alle 7 buone abitudini. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Journal of the American Heart Association.
Rischio ictus scende dal 30 al 43%
Il colesterolo è stato calcolato controllando se e quante statine, il farmaco che prende chi ha il colesterolo alto, venissero assunte. La pressione sanguigna è stata misurata tenendo conto anche del fatto che prendessero o meno farmaci. Il livello di zuccheri nel sangue è stato calcolato, indicando se prendessero farmaci per il diabete. Gli esperti hanno segnato anche l’indice di massa corporea e lo stile di dieta, oltre all’attività fisica svolta. Naturalmente hanno visto anche chi fumasse e chi no.
Chi segue queste 7 abitudini vede il rischio di essere colpito da ictus crollare dal 30 al 43 per cento.