Il sonno interrotto o la difficoltà ad addormentarsi è il primo campanello d’allarme che c’è qualcosa che non funziona. A volte dipende da una preoccupazione o da ansia. In questi casi, se non è qualcosa di temporaneo e facilmente risolvibile, molto meglio rivolgersi dapprima al proprio medico curante e poi a uno specialista. A lungo andare la privazione del sonno può portare a conseguenze importanti sia dal punto di vista psicologico che fisico. Quindi tra le regole per un sonno perfetto, la prima è quella di non sottovalutare mai il problema.
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Sonno perfetto: vai a letto e alzati agli stessi orari
La regolarità nel sonno è fondamentale. È molto importante rispettare sia l’orario in cui si va a dormire, sia quello in cui ci si alza. Questo vale anche per i week end o per i giorni in cui non lavoriamo o studiamo: certo possiamo concederci un’oretta in più o in meno, ma occorre in generale seguire una vera e propria tabella di marcia. Tra l’altro è stato dimostrato che alternare notti brave a maratone di sonno fa male al nostro cervello.
Attenzione alla camera da letto
La camera da letto ha una grande importanza. Gli esperti consigliano che non ci siano luci a disturbare il nostro sonno, che non arrivino rumori dalla strada o dalle altre stanze (nel limite del possibile), e che abbia una temperatura gradevole, né calda, né fredda. Ecco le regole del materasso perfetto.
Sonno perfetto: via tutti gli apparecchi elettronici
Al bando smartphone, cellulari, televisori, computer. In camera da letto non ci devono essere dispositivi elettronici per garantire al meglio il nostro sonno. Bisognerebbe disconnettersi almeno un’ora e mezza-due prima di andare a letto. Questo perché ci stimolano eccessivamente dal punto di vista cognitivo ed emotivo, mentre gli schermi luminosi influiscono sulla nostra fisiologia, ritardando la secrezione di alcune sostanze importanti (come la melatonina) e quindi rinviando la fase del sonno.
Sonno perfetto: no a pasti pesanti o spuntini notturni
Una dieta adeguata è fondamentale per garantire un sonno di buona qualità, riducendo insonnia, disturbi del ritmo sonno-veglia e problemi nell’addormentamento. Mai andare a letto a stomaco vuoto, ma neanche dopo pasti a base di grassi animali, che sono molto più complicati da digerire e non ci fanno riposare bene. Ecco invece il menù che favorisce il sonno. Naturalmente evitiamo tutto ciò che contenga caffeina.
No agli alcolici
In molti sono convinti che un paio di bicchieri di alcolici possano conciliare il sonno. Questo è vero solo per la prima fase, quella dell’addormentamento, non certo per il sonno profondo, che poi è quello che ci riposa davvero. Evitiamo quindi di bere prima di andare a letto e anche a cena limitiamoci a un bicchiere di vino.
Non fumare
«Fumo l’ultima sigaretta e vado a dormire». Chiunque viva o abbia vissuto con un fumatore, sa che prima di andare a letto ci si concede le ultime boccate. La nicotina, esattamente come la caffeina, è uno stimolante, e non un rilassante come molti credono.
Attività fisica
Dulcis in fundo, l’attività fisica. Essere attivi durante la giornata, non solo rende più facile il compito di addormentarsi, ma ci fa dormire meglio. Il consiglio è quello classico: 150 minuti di attività fisica moderata alla settimana.
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