La tecnica Hifu (High intensity focused ultrasound) utilizza ultrasuoni focalizzati ad alta intensità per riscaldare e distruggere il tumore. Può essere usata per trattare solo gli organi visibili con un’ecografia, come la prostata, la mammella, il pancreas, il fegato.
La tecnica, molto promettente, è però ancora agli inizi. Introdotta nei mesi scorsi all’Istituto europeo di oncologia di Milano e in pochi altri ospedali italiani (guarda l’elenco), viene utilizzata nell’ambito di protocolli sperimentali.
Quando. Nel caso del cancro alla prostata l’Hifu può essere applicata solo quando il carcinoma è localizzato all’interno della ghiandola, senza metastasi. Viene proposto a pazienti di età avanzata che non possono sottoporsi, per vari motivi, alle terapie classiche.
Come. L’applicazione avviene attraverso una sonda transrettale che produce onde acustiche ad altissima frequenza (gli ultrasuoni, appunto) e le focalizza con precisione sul tumore, in modo che, quando raggiungono il bersaglio, si trasformino in calore, causando la necrosi del tessuto.
«Il calore uccide solo le cellule malate risparmiando quelle sane», spiega Filiberto Zattoni, direttore della clinica urologica dell’Università di Padova. «L’intervento, di solito in anestesia spinale, dura da una a due ore e mezzo e comporta una degenza di circa due giorni ».
Complicanze: le più frequenti sono l’incontinenza urinaria (5% dei casi) e la disfunzione erettile (oltre il 40%).
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Ultimo aggiornamento: 21 maggio 2010