L’alterazione della flora batterica intestinale, è detta in termini medici disbiosi.
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Cos’è la disbiosi?
«Quando si verifica, nel tenue e nel colon hanno la peggio i batteri definiti buoni, perché svolgono un ruolo fondamentale nella digestione di molte sostanze e contribuiscono a tenere lontani microrganismi patogeni che possono portare ad alterazioni della funzionalità del fegato, del pancreas e del sistema immunitario» spiega Valentino Patussi, gastroenterologo a Firenze.
Quali sono le cause?
Numerosi sono i motivi che possono pregiudicare il delicato equilibrio della flora intestinale. Fra i più frequenti, una dieta caratterizzata da poche fibre e scarso consumo di vegetali, da un eccesso di zuccheri e farine raffinate. L’uso di antibiotici e altri farmaci (sulfamidici, corticosteroidi, anticoncezionali, lassativi e i vaccini) può creare scompensi fra i batteri che tappezzano le pareti intestinali. Contribuiscono a far saltare questo equilibrio anche stili di vita come iperattività lavorativa, alterazione del ritmo sonno-veglia, eventi stressanti, scarsa attività fisica, fumo e alcol.
Quali sono i sintomi della disbiosi?
I sintomi possono variare da persona a persona. I più diffusi sono:
- pancia gonfia,
- flatulenza,
- meteorismo,
- dolori addominali,
- stitichezza,
- diarrea,
- gastrite cronica,
- gengivite.
Come viene diagnosticata?
Dopo un’attenta anamnesi, il medico può prescrivere alcuni esami per accertare l’entità del problema. In particolare si valuta il grado di acidità delle feci e la presenza nelle urine di determinate sostanze (fenolo, indolo, ammoniaca e, nelle forme più gravi, scatolo). Utile anche controllare con le analisi del sangue la funzionalità epatica (transaminasi e gamma-GT) e quella pancreatica (alfa-amilasi).
Quali sono le terapie per la disbiosi?
Terapia: quasi sempre è sufficiente modificare le abitudini alimentari, rendendo la dieta più equilibrata e ricca di vegetali e fibre. Utili i fermenti lattici, assunti con lo yogurt o come integratori in fiale o in bustine: in particolare, lactobacillus, lactococcus, streptococcus, pediococcus. Questi batteri buoni vanno presi per un paio di settimane e la cura può essere ripetuta periodicamente, accompagnata da un’adeguata idratazione.