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La dieta contro gli effetti indesiderati della chemio per tumore al seno

Gli effetti collaterali delle terapie si combattono a tavola con soia e broccoli (ma non per tutte). Ecco tutti i dettagli

Dieta contro gli effetti indesiderati della chemio? Non solo è possibile, ma esiste. Con la giusta alimentazione è possibile ridurre gli effetti collaterali delle terapie per il tumore della mammella. Stanchezza, vampate e sudorazione notturna possono diventare un lontano ricordo grazie a cavoli, verze, broccoli. Tofu e latte di soia non sono adatti a tutte le pazienti. A indicarlo è uno studio statunitense, pubblicato sulla rivista Breast Cancer Research and Treatment dai ricercatori del Georgetown University Medical Center. La chemio resta l’arma principale nella lotta contro i tumori. Questo anche se gli oncologi ora hanno a disposizione altre armi, come l’immunoterapia. Riuscire a limitare gli effetti collaterali della chemio è un obiettivo importante. Sempre più spesso il mondo scientifico sta cercando il modo di limitare questi disagi che impattano significativamente sulla qualità della vita dei pazienti. L’alimentazione sembra essere uno dei modi più importanti.

Vampate in agguato

Le terapie per il tumore del seno causano spesso degli effetti collaterali che possono persistere per mesi o addirittura anni dopo la fine delle cure. Stanchezza, vampate, sudorazione notturna e altri sintomi tipici della menopausa possono colpire quando si ricorre a terapie che abbattono il rischio di recidive inibendo la produzione o l’uso degli ormoni estrogeni che “alimentano” il tumore.

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L’importanza dello stile di vita

«Questi sintomi impattano negativamente sulla qualità di vita delle pazienti e possono indurle ad interrompere il trattamento». Sarah Oppeneer Nomura è la coordinatrice dello studio. «Capire il ruolo che possono avere diversi aspetti dello stile di vita è molto importante perché la dieta può essere modificata per tentare di ridurre i sintomi».

Dieta contro gli effetti indesiderati della chemio

Per scoprire il ruolo dell’alimentazione, i ricercatori hanno esaminato oltre 360 donne sopravvissute al tumore, per metà bianche non ispaniche e per l’altra metà di origine cinese. Analizzando le loro abitudini alimentari, hanno scoperto che più è alto il consumo di soia e crucifere come cavoli e broccoli, più si riducono i sintomi simil-menopausa. La soia, in particolare, sembra essere efficace soprattutto contro la stanchezza. Questi benefici potrebbero derivare da alcune molecole attive presenti in questi vegetali: gli isoflavoni della soia, che mimano l’azione degli ormoni estrogeni, e i glucosinolati delle crucifere, che influiscono sugli enzimi che modulano l’infiammazione e i livelli di estrogeni.

Soia e broccoli, ma non per tutte

Studi precedenti condotti sugli animali hanno dimostrato che queste molecole attive presenti in soia e crucifere possono favorire la crescita del tumore del seno. Queste ricerche hanno evidenziato un effetto protettivo solo negli animali che le assumevano molto prima della diagnosi di tumore e che continuano ad assumerle durante e dopo la terapia anti-cancro. Finché non sarà fatta chiarezza su questo punto, spiegano i ricercatori, è meglio che le pazienti con tumore del seno non inizino a mangiare soia di punto in bianco se non lo hanno mai fatto prima.

FONTE: Breast Cancer Research and Treatment

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