Ipertensione e pillola “4 in 1”. Ovvero un’unica pastiglia contro l’ipertensione che riesce a riportare i valori nella norma entro un mese, in tutti i pazienti e senza provocare effetti collaterali: il “Santo Graal” della medicina potrebbe essere davvero a portata di mano. Lo hanno provato con successo i ricercatori del George Institute for Global Health in Australia, sperimentando una nuova super pillola antipertensiva su 18 pazienti: i primi risultati ottenuti a breve termine sono davvero sorprendenti, come si evince dallo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet.
La pillola 4 in 1
Efficacia pari al 100%, zero effetti collaterali: è questo l’incredibile obiettivo raggiunto in appena un mese di sperimentazione della nuova super pillola antipertensiva. “Super” perchè contiene ben quattro principi attivi già comunemente prescritti contro l’ipertensione, usati in questo caso a bassissimo dosaggio proprio per minimizzare il rischio di eventi avversi.
Lo studio
I suoi effetti sono stati testati su 18 persone ipertese con un’età media di 58 anni, e i risultati sono stati davvero sorprendenti: la super pillola è riuscita a riportare la pressione sotto i 140/90 mmHg nel 100% dei casi, contro il 30% ottenuto nel gruppo di ipertesi che aveva assunto un placebo.
E ancora, nessuno dei pazienti trattati col nuovo farmaco ha manifestato effetti collaterali normalmente associati agli antipertensivi, come gonfiore alle caviglie e alterazioni della funzionalità renale.
Un’arma per la prevenzione
«Sappiamo che l’ipertensione apre la strada all’ictus, al diabete e all’infarto, e proprio per questo negli ultimi anni la necessità di abbassare ulteriormente i livelli della pressione è diventato un obiettivo ampiamente condiviso», spiega la coordinatrice dello studio, Clara Chow. La nuova super pillola 4 in 1, in questo senso, «potrebbe rappresentare un passo avanti importantissimo verso la riduzione del peso dell’ipertensione a livello globale. Molte persone assumono un farmaco a dose normale – aggiunge la ricercatrice – ma questo sistema permette di controllare la pressione solo nella metà dei casi. Nel nostro piccolo studio, invece, il pieno controllo della pressione è stato raggiunto da tutti i pazienti. Ora servono nuovi studi per verificare se questi risultati possano essere replicati e mantenuti nel lungo termine».
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