Se i figli non arrivano può essere colpa di lui. Almeno nella metà dei casi, poco meno, poco più. L’infertilità maschile è in aumento (si stimano quasi due milioni di uomini in Italia) e, parallelamente, è in diminuzione la qualità del liquido seminale. «Qualche decennio fa era normale trovarvi 120 milioni di spermatozoi per millilitro, mentre oggi è già considerato un valore accettabile 20-30 milioni», dice Vincenzo Gentile, presidente della Società italiana di andrologia.
Perché? I motivi sono molti, dall’aumento delle infezioni genitali dovuto a una maggiore libertà sessuale, ai flussi migratori e ai viaggi fino ai cambiamenti di stili di vita e di alimentazione: tutti fattori che possono influire negativamente sul processo di maturazione delle cellule germinali maschili (spermatogenesi) e che si aggiungono alle cause legate a patologie dell’apparato riproduttore. C’è poi una percentuale alta (circa il 50%) di sterilità senza una causa specifica.
In ogni caso, la prevenzione è l’arma principale per proteggere la fertilità maschile.
Per chi vuole diventare papà, ecco una serie di regole da seguire:
A letto
A tavola
Al lavoro
Nel tempo libero
A LETTO
• Fatelo con gioia. Allan Pacey, andrologo dell’Università inglese di Sheffield e membro della British fertility society, con la sua équipe ha dimostrato che il sesso divertente e soddisfacente può incrementare del 50% nell’uomo la produzione di spermatozoi.
• E fatelo spesso. Il sesso due o tre volte la settimana è il segreto per mantenere alte sia la quantità sia la qualità degli spermatozoi. «Gli studi più recenti dimostrano che i parametri di fertilità maggiori si raggiungono dopo un giorno di astinenza sessuale», spiega Vincenzo Mirone, direttore della clinica urologica e della scuola di specializzazione in urologia all’Università Federico II di Napoli. «Senza fare troppi calcoli che finirebbero per turbare l’armonia della coppia e provocare stress, nocivo per la spermatogenesi, la regola è di avere rapporti con una certa regolarità, senza alternare frequenze elevatissime a lunghi periodi di astinenza. Tra l’altro, evitare l’eiaculazione per molti giorni fa aumentare il rischio di prostatite, cioè l’infiammazione alla prostata, che non fa bene alla fertilità».
• Quando serve, usate il preservativo. Può sembrare paradossale ricorrere a un metodo anticoncezionale per aumentare le probabilità di diventare padri. Il profilattico, però, ha una funzione fondamentale, ed è quella di barriera alle malattie sessualmente trasmesse. «Quando si hanno rapporti occasionali bisogna proteggersi», raccomanda Giorgio Franco, professore associato di urologia alla Sapienza di Roma. «Infezioni come blenorragia, clamidia e micoplasma si contraggono attraverso i rapporti e possono anche compromettere la fertilità».
A TAVOLA
• Mangiate molta frutta e verdura. Un recente studio spagnolo, pubblicato sulla rivista Fertility and sterility, promuove la dieta ricca di vegetali. I ricercatori dell’Instituto Bernabeu di Alicante hanno monitorato per quattro anni le abitudini alimentari di 61 persone, metà delle quali con problemi riproduttivi, e hanno scoperto livelli di fertilità più alti negli individui che mangiavano con regolarità agrumi, peperoni, spinaci and co.
Secondo gli autori dello studio i vegetali sono ricchi di vitamine, acido folico, fibre e per questo riducono il livello di stress ossidante che deteriora la qualità dello sperma, con benefici in termini di morfologia, concentrazione e mobilità degli spermatozoi. «Bene due porzioni di verdura e tre di frutta al giorno», dice Franco.
• Andateci piano con la cucina piccante. «Pepe, peperoncino e spezie sono da limitare alle occasioni speciali», consiglia Antonella Bertozzi, responsabile della sezione di andrologia diagnostica e terapeutica innovativa all’unità operativa di andrologia dell’Azienda ospedaliera Pisana.
«Questi alimenti provocano un aumento dell’afflusso sanguigno a livello della prostata, che risulta così più esposta alle aggressioni batteriche e rischia maggiormente di infiammarsi».
• Mantenete il peso forma. Un importante studio americano, condotto nell’ambito del progetto di ricerca Agricultural Health Study e pubblicato sulla rivista Epidemiology, ha messo in luce la relazione fra aumento del peso corporeo e rischio di sterilità maschile: ogni dieci chili in eccesso, la fertilità si ridurrebbe del 10%.
Ma anche gli uomini sottopeso rischiano: secondo una ricerca condotta su 1.500 maschi dall’Università di Copenhagen (Danimarca) e pubblicata su Fertility and sterility, gli individui con un indice di massa corporea inferiore alla media presentano una riduzione del 36% del numero di spermatozoi rispetto a chi è normopeso.
AL LAVORO
• Vestitevi comodi. «Portare pantaloni o slip troppo attillati è una pessima abitudine», ammonisce Bertozzi, «perché provoca un surriscaldamento dei testicoli. Per produrre spermatozoi le gonadi maschili hanno bisogno di una temperatura intorno ai 34 gradi, mantenuta costante dallo scroto (staccato dal resto del corpo, che funziona come una sorta di climatizzatore).
Con jeans attillati, lo scroto finisce per entrare in contatto con il pube, che ha una temperatura di circa 37 gradi e la produzione di spermatozoi ne risente. Per lo stesso motivo, meglio i boxer dello slip aderentissimo».
• Non appoggiate il computer portatile sulle gambe. È un’abitudine piuttosto diffusa negli aeroporti, sui treni o sulle panchine al parco: lavorare tenendo il laptop sulle gambe. «Bisognerebbe evitare il contatto ravvicinato col pc, perché è una fonte di calore e a lungo andare può influire negativamente sulla produzione degli spermatozoi e sulla loro vitalità», sostiene Suzanne Kavic, direttrice della divisione di endocrinologia riproduttiva alla Loyola University di Chicago (Usa).
NEL TEMPO LIBERO
• Dedicatevi a un’attività antistress. Fare yoga, rilassarsi leggendo un libro o andando al cinema sono tutte attività che consentono di tenere sotto controllo lo stress. «Una situazione prolungata di tensione nervosa mette in moto una serie di reazioni biochimiche che finisce per determinare un calo del testosterone, il più importante ormone sessuale maschile», spiega Bertozzi.
• Camminate mezz’ora ogni giorno. «Una moderata ma regolare attività fisica, come una camminata a passo spedito per 30 minuti al giorno, favorisce una migliore ossigenazione dei tessuti, migliora la circolazione sanguigna anche a livello pelvico e aiuta a scaricare le tensioni», continua Bertozzi.
Moderazione, invece, con la bicicletta: «I microtraumi al perineo (il tratto fra i testicoli e l’ano) possono essere responsabili di infiammazioni alla prostata», avverte Mirone.
• State lontani dai vizi. Bacco e tabacco riducono in cenere il futuro papà, stando ai risultati di uno studio dell’Università di Cordoba, in Argentina, pubblicato su Fertility and sterility. I ricercatori hanno esaminato quattromila uomini e hanno osservato che gli abituali consumatori di alcolici e sigarette hanno minore quantità di liquido seminale, una concentrazione più bassa di spermatozoi e una percentuale più bassa di spermatozoi attivi. Da notare che i due effetti negativi si potenziano a vicenda: chi beve fino a mezzo litro di vino al giorno e fuma presenta lo stesso rischio di un forte bevitore; chi fuma meno di 20 sigarette al giorno e beve ha rischi simili ai fumatori più incalliti.
Giampaolo Mercanti – OK La salute prima di tutto
Ultimo aggiornamento: 7 gennaio 2010