Le donne spesso non si rendono conto di avere avuto un attacco cardiaco perché sopportano meglio il dolore. Gli esperti sostengono che vi sia un crescente numero di casi di infarti tra le donne, senza che siano diagnosticati.
A dimostrarlo uno studio dell’Università di Tromso in Norvegia, che è stato pubblicato sulla rivista scientifica the Journal of the American Heart Association, l’Associazione dei Cardiologi Americani.
Secondo la ricerca gli uomini generalmente sopportano meglio il dolore, ma le donne sono più attrezzate per superare quello relativo all’attacco cardiaco. Sono quindi più predisposte a soffrire di infarti silenti. Il 45% degli attacchi cardiaci colpisce in maniera silenziosa.
Sono ancora sconosciuti, secondo gli esperti, i motivi per cui alcune persone non si accorgano di avere avuto un infarto. «Una delle possibili spiegazioni – secondo Andrea Ohrn, tra gli autori della ricerca – risiede proprio nell’alto tasso di sopportazione del dolore che alcuni di noi hanno».
I ricercatori norvegesi hanno messo sotto osservazione la tolleranza al dolore di quasi 5.000 adulti, facendo immergere le loro mani nell’acqua gelida fino a due minuti. Gli scienziati hanno anche sottoposto i volontari all’elettrocardiogramma per verificare chi tra loro aveva avuto un attacco cardiaco nel passato.
Dalla comparazione dei dati si è scoperto che tra chi era riuscito a tenere le mani nell’acqua gelida più a lungo c’era anche il maggior numero di persone che avevano avuto un infarto silente. Tra di loro, il numero più alto era rappresentato dalle donne. Poche signore hanno sofferto un infarto rispetto agli uomini – il 7% rispetto al 19 – ma una grande parte di attacchi cardiaci nelle donne è stato silente – 75% rispetto al 58 degli uomini.
Tra l’altro gli esperti spiegano che i sintomi dell’infarto possono essere diversi tra le donne e gli uomini. Le donne non sempre hanno dolore al petto, ma nausea o vomito, mancanza di respiro, dolore alla mandibola, affaticamento, palpitazioni e svenimento.
Francesco Bianco
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