
Trovare la metà degli over 40 a rischio infarto e ictus. Per farlo basta rispondere a un semplice questionario sullo stile di vita, misurarsi la pressione e sottoporsi a test sul sangue.
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Over 40 a rischio infarto: se aderisse solo lo 0,3% il programma sarebbe economicamente sostenibile
La proposta arriva da un documento realizzato da The European House Ambrosetti (TEHA) in collaborazione con un gruppo di esperti. Secondo le loro stime sarebbe sufficiente una partecipazione di appena lo 0,3% della popolazione fra i 40 e i 69 anni per rendere il programma di screening conveniente. In soldoni se 70.000 italiani facessero questi piccoli passi, l’investimento del servizio sanitario nazionale sarebbe ripagato.
Quanto costa?
La TEHA ha calcolato anche i costi: per i test servono tra i 27 e i 60 euro, a cui vanno aggiunti 2 euro per la lettera di rischiamo. Tra l’altro per ogni euro speso si potrebbero guadagnare 60 centesimi, quindi sostenibile anche da parte del Sistema sanitario.
L’80% dei decessi per malattie cardiovascolari prevenibile con questo screening
La TEHA ha analizzato il profilo cardiometabolico degli italiani, basandosi sul modello di stratificazione del rischio SCORE2 della European Society of Cardiology. I risultati sostengono che il 50,1% della popolazione tra i 40 e i 69 anni di età, che non ha mai avuto eventi cardiovascolari, ha un rischio medio-alto.
Solo nel 2021 la Società europea di cardiologia ha diramato delle linee guida che confermano che si potrebbero evitare 8 decessi su 10 per malattie cardiovascolari con un’adeguata prevenzione primaria, ossia con questi semplici controlli. Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte. La TEHA ha quindi messo a punto un possibile screening per i circa 18 milioni di italiani che hanno tra i 40 e i 69 anni.
Quali sono gli esami da fare?
Come si diceva prima gli esami sono semplici:
- un questionario sullo stile di vita,
- la misurazione della pressione,
- esami del sangue per valutare glicemia ed emoglobina glicata, colesterolo, trigliceridi,
- test della lipoproteina(a), un tipo di colesterolo che aumenta significativamente il rischio cardiovascolare indipendentemente da tutti gli altri fattori noti,
- per chi ha fra i 65 e i 69 anni è stato previsto anche un elettrocardiogramma.