L’impetigine è una delle infezioni della pelle più comune tra i bambini tra i 2 e i 6 anni.
In questo articolo
Quali sono i sintomi dell’impetigine?
Generalmente si manifesta con bolle e vescicole su:
- viso,
- collo,
- mani,
- la zona dei genitali.
L’area più colpita è comunque quella intorno alla bocca: i bambini, specialmente quelli più piccoli, tendono anche a lasciare la bava intorno alla bocca favorendone l’infezione.
Una volta che le bolle e le vescicole scoppiano, lasciano una crosta giallognola e un prurito molto forte. Bisogna stare davvero attenti affinché il bambino non si gratti, altrimenti l’infezione può estendersi. Durante la notte meglio fargli indossare dei guanti di cotone.
Quali sono le cause?
È contagiosa, ma una buona igiene può aiutare a prevenirla. È generalmente causata da due batteri:
- lo Staphylococcus aureus
- lo Streptococcus pyogenes (detto anche streptococco di gruppo A, che provoca anche mal di gola).
Ultimamente anche lo Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA), ovvero uno dei super batteri che resistono agli antibiotici, sta diventando un’importante causa di impetigine. L’infezione avviene attraverso un graffio, un piccolo taglio, ma può essere sufficiente anche una semplice puntura di insetto.
La prevenzione
Essendo estremamente contagiosa, se il vostro bambino ha l’impetigine tenetelo a casa almeno fino a 48 ore dopo l’inizio della terapia antibiotica. Naturalmente non condividete le lenzuola o gli asciugamani e lavarli in lavatrice a temperatura molto alta. Le ferite vanno lavate con acqua e sapone: aiutatevi con guanti usa e getta per non rischiare di ammalarvi. Meglio coprire le bolle con una garza sterile.
Come si arriva alla diagnosi di impetigine?
La diagnosi è generalmente molto semplice. Il medico la riconosce osservando il paziente.
Quali sono le terapie a disposizione?
Fortunatamente l’impetigine si cura facilmente. Se in forma lieve può essere gestita attraverso una pulizia delicata utile per rimuovere le croste e applicando, sempre sotto prescrizione medica, degli antibiotici a pomata, mentre in casi più gravi meglio un antibiotico orale.
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