L’immunoterapia nel tumore al polmone ai primi stadi fa diminuire di quasi il 30% il rischio di morte. Ma c’è di più. Migliora anche la sopravvivenza globale con più di 7 pazienti ogni 10 vivi a tre anni dalla diagnosi. Sono i risultati dello studio di Fase 3 con la molecola pembrolizumab, usata prima e dopo l’intervento chirurgico. Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine. Gli esperti hanno presentato i dati all’ultimo Congresso di Esmo, la Società Europea di Medicina Oncologica.
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Cos’è il tumore del polmone non a piccole cellule?
I ricercatori hanno analizzato i dati di alcuni pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule. Si tratta della forma più frequente. Appartiene a questa categoria circa l’85% delle diagnosi. In genere colpisce i fumatori di sigarette, ma tra le cause c’è anche l’esposizione a radiazioni e contaminanti ambientali.
Spesso nelle fasi iniziali non hanno sintomi. Ecco perché può essere individuato solo occasionalmente dopo una radiografia al torace eseguita per altri motivi.
Tumore del polmone: qual è la situazione in Italia?
Solo in Italia l’anno scorso abbiamo avuto circa 44.000 nuovi casi di tumore del polmone. Finora i tassi di recidiva sono molto elevati, persino quando il cancro è identificato nelle fasi iniziali. Ecco perché i risultati di questa ricerca potrebbero avere conseguenze molto importanti sulla qualità della vita dei pazienti.
Andando avanti con il tempo il carcinoma ha sintomi importanti, come:
- dispnea, quindi mancanza di respiro,
- oppressione al torace,
- colpi di tosse con emissione di sangue.
Spesso fa partire metastasi che raggiungono surreni, ossa, cervello e fegato.
Immunoterapia nel tumore al polmone: come funziona?
Dopo un controllo fatto dopo 3 anni e mezzo l’anticorpo pembrolizumab prima della chirurgia più chemioterapia seguito da pembrolizumab come singolo agente dopo la chirurgia ha migliorato significativamente la sopravvivenza globale. I ricercatori sostengono che questo nuovo protocollo terapeutico sia rivoluzionario e potrebbe cambiare la storia di questo carcinoma, se scoperto nelle fasi iniziali.
Immunoterapia nel tumore al polmone: perché potrebbe essere così importante
Il cancro al polmone resta quello più pericoloso a livello mondiale, con 2.200.000 casi all’anno e 1.800.000 decessi solo nel 2020. Il 44% dei casi di tumore del polmone viene diagnosticato in fase avanzata. Anche in Italia è l’assassino numero uno tra i tumori, con quasi 34.000 decessi all’anno, secondo i dati del ministero della Salute.