Vaiolo delle scimmie nel liquido seminale delle persone infette. Il virus del vaiolo delle scimmie si può trovare nello sperma. La conferma arriva per la prima volta al mondo dall’Istituto per le malattie infettive dell’Ospedale Spallanzani di Roma. Ad annunciare la scoperta Francesco Vaia, il direttore generale dell’istituto italiano.
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Vaiolo delle scimmie nel liquido seminale capace di contagiare
La ricerca dello Spallanzani ha quindi scoperto che il virus responsabile del vaiolo delle scimmie può essere presente nel liquido seminale di una persona infetta in una forma capace di replicarsi. Il virus è stato isolato nei laboratori dell’Istituto dal liquido seminale prelevato da un paziente 6 giorni dopo la comparsa della febbre. In coltura cellulare si è dimostrato capace di infettare e di replicarsi in laboratorio.
Ecco spiegata la trasmissione sessuale
“Finora la presenza del materiale genetico del virus è stata rilevata nel liquido seminale di 6 dei 7 pazienti studiati allo Spallanzani. I ricercatori stanno conducendo ulteriori studi sulla durata e persistenza del virus nello sperma e in altri materiali biologici. Questo per comprendere a fondo i meccanismi della trasmissione di questo virus da uomo a uomo. La scoperta potrebbe in particolare fare luce sul ruolo della trasmissione sessuale”. Il contagio dopo rapporti avrebbe fatto scoppiare un focolaio che ha coinvolto oltre 1000 casi, segnalati da 28 paesi del mondo in cui tale infezione non è endemica.
Vaiolo delle scimmie nel liquido seminale: il ceppo italiano è lo stesso di quello internazionale
“Questo risultato fa seguito al lavoro dei ricercatori dell’Istituto su Monkeypox che ha portato all’identificazione dei primi casi italiani. I ricercatori hanno anche sequenziato il virus del vaiolo dello scimmie in Italia. Hanno dimostrato l’appartenenza di questo virus al ceppo responsabile dell’attuale diffusione internazionale”.
I numeri del vaiolo delle scimmie
Nel nostro Paese i casi accertati all’8 giugno sono una trentina. Ad affermarlo il documento di aggiornamento dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) pubblicato lo scorso 10 giugno. Il Paese più colpito in Europa resta la Gran Bretagna 321 casi. Al secondo posto la Spagna con 259 e al terzo il Portogallo con 191. All’8 giugno, le autorità sanitarie hanno confermato 1285 casi in laboratorio e un caso probabile sono stati segnalati da 28 Paesi in quattro regioni dell’Oms in cui il vaiolo delle scimmie non è comune o non era stato precedentemente segnalato. Le istituzioni non hanno segnalato decessi in queste quattro regioni. L’Oms prevede un aumento dei casi.