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Il test del sangue che ci dice se nel futuro avremo un infarto

Arriva una nuova conferma della bontà del test per Troponina a elevata sensibilità. Ecco tutti i dettagli

Generalmente l’esame del sangue aiuta i cardiologi a diagnosticare un infarto o un ictus dopo che il paziente ha vissuto i sintomi. Qui puoi trovare tutti i sintomi dell’infarto. Ecco invece come accorgersi che una persona sta avendo un ictus.

Già usato in Europa, arriva la conferma della sua efficacia anche dagli Stati Uniti 

Ora una ricerca del Baylor College of Medicine in Texas, negli Stati Uniti ha confermato che il test per Troponina a elevata sensibilità è capace di predire le possibilità di infarto o ictus anni prima della manifestazione dei sintomi. Questo esame è stato esaminato all’interno dell’ARIC, uno studio sul rischio legato all’aterosclerosi. I ricercatori hanno utilizzato i dati contenuti in questo studio, concludendo che il test della troponina è utile per capire il rischio cardiaco nelle persone di mezza età e negli anziani.

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La nuova ricerca americana 

Il team di lavoro ha esaminato 8.121 persone tra i 54 e i 74 anni, che non avevano mai avuto episodi di malattie cardiovascolari. I livelli di troponina sono stati rinvenuti nel 90% di loro. Secondo i ricercatori chi non mostrava segni di problemi al cuore con elevati livelli di troponina I era a più alto rischio di vivere episodi cardiaci come

  • attacco cardiaco,
  • malattie coronariche,
  • ictus,
  • infarto.

L’aumento del rischio era indipendente da altri fattori di rischio conosciuti, come alti livelli di colesterolo, ipertensione, fumo di sigaretta e diabete.

Dopo un trauma il cuore rilascia troponina

Dopo che il cuore ha avuto un trauma, rilascia particolari enzimi che vengono cercati per confermare la presenza di danni cardiaci. Gli enzimi che vengono misurati per capire se una persona sta avendo un attacco cardiaco sono chiamati

  1. troponina T (TnT),
  2. troponina I (TnI).

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I risultati dello studio 

I livelli di troponina in genere sono così bassi che non possono essere rilevati. Così un test della troponina che risulti positivo significa che il cuore è stato ferito. Il test considerato in questo studio invece è in grado di individuare anche bassi livelli di troponina, comprendendo se c’è un rischio di malattia cardiovascolare in futuro.

Lo studio ha dimostrato che questo test è migliore per predire futuri problemi cardiaci rispetto al calcolatore del rischio cardiaco, che generalmente è usato per calcolare il rischio nei dieci anni successivi.

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