Salute

Il nuovo rischio per gli anziani si chiama sarcobesità

Una ricerca mette in allarme: siamo vicini a una pandemia di persone anziane che soffrono contemporaneamente di obesità e perdita di massa muscolare

Dobbiamo imparare un neologismo: sarcobesità. Si tratta di una nuova parola che unisce sarcopenia e obesità. Arriva uno studio brasiliano a codificare questa situazione: avviene, come è facile immaginare, quando una persona anziana è contemporaneamente colpita da obesità e sarcopenia, cioè la fisiologica perdita di massa muscolare che fa parte del normale processo di invecchiamento.

Quali sono le conseguenze?

Queste due condizioni peggiorano la qualità della vita delle persone che ne sono interessate e aumentano in maniera drastica le probabilità di sviluppare malattie croniche, come quelle cardiovascolari, il diabete e alcuni tipi di tumore.

Gruppo San Donato

Perdere massa muscolare vuol dire consumare meno calorie. Se si è anche obesi, siamo in una situazione in cui i muscoli sono in calo e il grasso è in eccesso. Diventa anche più difficile muoversi.

Cosa accelera la sarcopenia?

Come si diceva, la sarcopenia è un processo naturale quando si invecchia, ma alcuni fattori di rischio possono accelerare la sua comparsa.

  • Il primo fra tutti è la sedentarietà. Non farà attività fisica in modo sufficiente accelera questo processo. Tra l’altro diversi studi confermano che per rallentare la sarcopenia occorre dedicarsi anche il sollevamento peso, una volta superati i cinquant’anni di età.
  • L’alimentazione sbilanciata su grassi e carboidrati, con poche proteine ha lo stesso effetto.
  • Ci sono poi i cambiamenti ormonali: è noto che con l’età si perda una quota significativa di testosterone e dell’ormone della crescita. In entrambi i casi è più difficile mantenere una buona quota muscolare. Quando si è obesi, si hanno anche alti tassi di infiammazione, che favorisce la perdita di massa magra.

Sarcobesità: cosa fare?

Gli esperti hanno messo a punto un programma per cercare di porre un freno alla sarcobesità.

  • La prima mossa è fare attività fisica in modo regolare. Da una parte è utile l’allenamento cardiovascolare per migliorare la salute cardiovascolare e aiutare a perdere peso, dall’altra l’allenamento con i pesi favorisce il rallentamento della sarcopenia. Fare esercizio fisico permette anche di abbassare i livelli di infiammazione e di tenere a bada i sintomi di ansia e stati depressivi, tipici di chi vive la condizione di sarcobesità.
  • Si può rivelare utile anche un’integrazione a base di taurina. Si tratta di un aminoacido che riesce a regolare i livelli di infiammazione e a combattere gli effetti dello stress ossidativo. Alcune ricerche svolte di recente evidenziano come un’integrazione sotto controllo medico sia necessaria che per chi soffra di sarcobesità.
  • Anche il microbiota va tenuto in forma per evitare i problemi di questa condizione, perché gioca un ruolo cruciale  nella regolazione del metabolismo e dell’infiammazione. Gli studi confermano che una disbiosi aumenta il rischio di sviluppare sarcobesità.

 

 

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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