Ci sono bambini che vivono di notte. Bambini per cui il sole è un nemico, e non il compagno di ore di gioco. A loro è dedicato un toccante documentario, The dark side of the sun. È stato girato in un campo estivo che accoglie chi soffre di una malattia rara, la Xeroderma Pigmentoso (XP), che trasforma la luce in un pericolo costante.
In pratica, le cellule dei malati di XP non sono in grado di riparare i danni provocati dall’esposizione ai raggi ultravioletti, quelli del sole (appunto) ma anche di certi tipi di lampade. Il rischio di sviluppare un tumore delle pelle è mille volte più alto che in una persona sana. Non si guarisce da questa malattia, e le aspettative di vita sono molto basse.
Eppure i piccoli malati di XP hanno voglia e diritto di vivere la loro vita, per quanto «capovolta» rispetto a quella dei loro coetanei. Da questa idea, e dalla forza e cocciutaggine di alcuni genitori, negli Stati Uniti è nato Camp Sundown: un campo estivo dedicato ai bimbi lunari che vivono di notte. Qui, per tre anni, la troupe diretta da Carlo Shalom Hintermann ha documentato gioie e dolori, giochi e difficoltà dei piccoli. Coinvolgendoli in laboratori e nella stesura della sceneggiatura dalla parte a cartoni animati del film.
Alla luce fioca di candele, lanterne e lampade speciali, i bimbi con l’XP hanno mostrato e raccontato la loro infanzia notturna. Che, come tutte le infanzie, ha il diritto di essere felice.
Il film, in inglese con sottotitoli in italiano, è stato presentato al Festival internazionale del film di Roma e verrà proiettato a Milano venerdì 25 novembre (in concorso al Filmmaker Festival, Cinema Gnomo, ore 20), a Sulmona il 6 dicembre (durante il SulmonaCinema Film Festival), a Roma il 15 dicembre (rassegna Cinema dei piccoli). Per gli appuntamenti successivi, si può consultare il sito ufficiale.
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