Il coronavirus sta perdendo potenza. Il merito è da rinvenire negli effetti della chiusura delle attività, dalla stagione calda, come avviene per tutti i virus respiratori e dall’uso delle mascherine. A fare l’annuncio è Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv). Nei giorni scorsi, insieme a ricercatori del Laboratorio di Microbiologia dell’Azienza sanitaria territoriale degli Spedali Civili di Brescia, che dirige, ha isolato una variante decisamente meno aggressiva di Sars-CoV-2, il coronavirus che causa Covid-19.
Intervistato dall’agenzia di stampa AdnKronos il virologo ha spiegato che non sappiamo se è per questo motivo che stanno diminuendo i casi di contagio e il numero dei decessi. Potrebbe ancora essere l’effetto del lockdown, come ormai tutti chiamano il confinamento. I ceppi del virus che hanno raggiunto il nostro Paese e il resto del mondo sono più o meno gli stessi che hanno colpito la provincia di Hubei in Cina.
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Coronavirus sta perdendo potenza: i virus respiratori sono tradizionalmente stagionali
Il professore di Microbiologia e Microbiologia Clinica all’Università degli Studi di Brescia interviene anche sull’annosa questione del caldo. Arnaldo Caruso ha spiegato che tutti i virus respiratori tendono a diminuire nel periodo compreso tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. In genere poi ricompaiono verso novembre. Il vero motivo di questa stagionalità non è mai stato dimostrato da uno studio scientifico capace di spazzare via tutti i dubbi. Le ipotesi più accreditate si concentrano sull’alta temperatura e sull’umidità, sui raggi ultravioletti che diventano particolarmente potenti, ma anche sul fatto che le mucose sanno difendersi meglio in questa stagione. “Non vuol dire che i virus scompaiono – dice a chiare lettere l’esperto. – Se si cercano si continuano a trovare. Inoltre ricompariranno con l’arrivo della stagione fredda”.
Coronavirus sta perdendo potenza: fondamentali lockdown e mascherine
Ma non è solo il caldo ad aver indebolito il coronavirus. La chiusura prolungata di molte attività, la grande attenzione all’igiene delle mani in particolare e all’igiene di case, aziende, strade e negozi in generale, insieme al decisivo uso delle mascherina hanno giocato un ruolo molto importante nella battaglia contro questo virus. Com’è noto per ammalarsi serve una carica virale alta. Con meno virus veniamo a contatto, minori sono le probabilità di essere contagiati o anche se ci accadesse di avere sintomi gravi.
Isolata a Brescia la variante del coronavirus più debole
Nei giorni scorsi la notizia dell’isolamento di una variante di virus Sars-CoV-2 estremamente meno potente aveva acceso le speranze. Sempre all’agenzia di stampa AdnKronos Caruso ha spiegato che i ceppi virali isolati all’inizio della pandemia sono “bombe biologiche capaci di sterminare le cellule bersaglio in 2-3 giorni”. La nuova variante necessita di almeno sei giorni. Il professor Caruso lancia poi un grande messaggio di ottimismo: “queste varianti virali più attenuate dovrebbero diventare il futuro della probabile evoluzione di Covid-19”.
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