Aumentano i casi di ictus tra i giovani in tutti i Paesi occidentali, Italia compresa. Gli esperti stimano che la crescita negli ultimi dieci anni sia intorno al 50 per cento.
Ribadiamo subito che l’età avanzata resta uno dei principali fattori di rischio. Tre casi di ictus su quattro colpiscono, infatti, le persone sopra i 65 anni.
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Casi di ictus tra i giovani: tanti casi di disabilità anche grave
La preoccupazione è tanta per le conseguenze che ha un attacco di ictus sulla salute. I dati ci avvisano che solo il 25% dei pazienti sopravvissuti a un ictus guarisce completamente. Il 75% deve convivere con qualche forma di invalidità. La metà di loro si trova a convivere con un deficit così grave da non essere più autosufficiente.
L’ictus cerebrale è la prima causa di disabilità in Italia. Ecco che esserne colpiti quando ancora si è nel pieno della propria vita rappresenta un grande problema per i pazienti, ma anche per i costi sociali. L’ictus cerebrale è anche la terza causa di decesso nel nostro Paese, subito dopo le malattie cardiovascolari e i tumori.
Cosa succede all’interno del cervello durante un attacco di ictus? Lo spiega in questa videointervista il professor Danilo Toni.
In nove casi su dieci l’ictus si può prevenire
La buona notizia è che la stragrande maggioranza dei casi di ictus può essere prevenuta. Il problema è che anche se questo dato è condiviso dai medici, in troppi hanno un atteggiamento fatalista e non cambiano i propri stili di vita.
Casi di ictus tra i giovani: attenzione agli stili di vita
L’ictus cerebrale sta crescendo negli under 45 di pari passo con il consumo di un’alimentazione scorretta ricca di grassi saturi e zucchero, con l’aumento dei tassi di sedentarietà tra i giovani.
Gli esperti sottolineano anche che il largo consumo di alcolici e di sostanze stupefacenti tra i giovani aumenti sensibilmente il rischio. Bere troppi alcolici fa triplicare o addirittura quadruplicare le probabilità di esserne colpiti. Peggio ancora rifugiarsi nel binge drinking: l’abbuffata di alcol fatta spesso nel fine settimana dai giovani con il solo scopo di “sballarsi”.
Stop ai dispositivi elettronici un paio di ore prima di dormire
Un altro problema che potrebbe spiegare questo aumento importante di casi di ictus tra i giovani è il rapporto con il sonno. Conosciamo già gli effetti nefasti che i dispositivi elettronici come smartphone e tablet hanno sul nostro riposo.
I giovani, ma non solo, hanno la pessima abitudine di scrollare sui vari social network proprio quando sono a letto. Tutti gli esperti convergono invece sul fatto che andrebbero “abbandonati” un paio di ore prima di andare a dormire.
FONTE: Istituto Superiore di Sanità