È talmente odiato da essere diventato un problema psicologico. Per sindrome di Balzac, infatti, s’intende quel malessere dovuto all’inestetismo che lo scrittore francese aveva molto pronunciato: il doppio mento. Un cruccio per molti, che per alcuni è talmente grave da mettere in crisi le relazioni sociali.
A causa dei selfie lo notiamo di più
Negli ultimi anni è stata la mania dei selfie ad aver reso ancora più evidente la sindrome, trasformando un difetto, temporaneo o meno, in una specie di ossessione. Il doppio mento è un accumulo di adipe ma, contrariamente a quanto si possa pensare, può colpire sia le persone in sovrappeso sia quelle in pace con la bilancia, uomini e donne indistintamente.
La colpa è del collagene che diminuisce
Ad accentuare l’accumulo di grasso interviene anche l’invecchiamento cutaneo: la diminuzione del collagene causa un cedimento dei tessuti. Ed è proprio su questo aspetto che si può agire, prima che sia troppo tardi e solo un intervento di chirurgia plastica possa risolvere il problema.
Il doppio mento? Si elimina con una semplice iniezione
Creme e sieri
In linea generale si possono considerare efficaci tutti quei prodotti che promettono un «effetto lifting». Contengono al loro interno collagene o acido ialuronico, sostanze importanti per ridare ai tessuti l’elasticità perduta. Da applicare soprattutto la sera prima di andare a letto, creme e sieri liftanti, grazie anche alla presenza di estratti vegetali come guaranà e caffeina, hanno come obiettivo quello di creare un effetto tensore sul viso e sul collo. È importante la modalità di applicazione: messo prima sui palmi della mano, il prodotto dev’essere scaldato tra le mani con un breve movimento circolare e, quindi, steso dalla mandibola fino al décolleté con le mani aperte. E insieme all’applicazione delle creme, prova anche questo esercizio.
Maschere
Soprattutto in tessuto, assomigliano a grandi cerotti da posizionare lungo tutto il mento fino al collo. Le maschere devono rimanere in posa per almeno 15 minuti, affinché i principi attivi (di soliti gli stessi delle creme) penetrino in profondità.
Creano un effetto «seconda pelle» e sono considerate, più
che un trattamento vero e proprio, una soluzione efficace ma di breve durata.
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