Intraprendere una gravidanza è possibile anche in presenza di ovaio policistico. Sebbene questo sia un disturbo endocrino a carico dell’apparato riproduttivo femminile, la terapia può variare anche a seconda del desiderio di maternità della donna. Dunque è bene parlarne col il proprio ginecologo di fiducia, in modo da impostare un percorso più che mai adeguato.
Sindrome dell’ovaio policistico: cos’è, sinonimi e cure
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Gravidanza e ovaio policistico: l’importanza della diagnosi
I sintomi dell’ovaio policistico possono variare da donna a donna e, in alcuni casi, trarre in inganno. Non è semplice, infatti, diagnosticare questa sindrome. Con una valutazione clinica, però, lo specialista può già sospettare la patologia, fare un’ecografia transavaginale e prescrivere un prelievo ematico. È importante riuscire ad avere nel più breve tempo possibile una diagnosi. Se non adeguatamente riscontrata e trattata, la sindrome può incidere anche sulla fertilità della donna e, dunque, su una possibile gravidanza.
Gravidanza e ovaio policistico: qual è la terapia se voglio un figlio?
Come spiega nella videointervista Gianalfredo Franzoni, ginecologo dell’Humanitas San Pio X di Milano, un primo intervento va fatto sullo stile di vita della paziente, soprattutto se obesa o in sovrappeso. In questi casi è sempre consigliato un calo ponderale e un esercizio fisico costante. Poi si possono abbinare trattamenti farmacologici. Per le irregolarità mestruali, l’acne e l’irsutismo può essere utile l’assunzione di una pillola contenente estrogeni e progesterone. Per le pazienti che cercano una gravidanza verranno prescritti trattamenti specifici volti a ripristinare l’ovulazione spontanea e a migliorare il quadro metabolico.
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