Salute

Gli auricolari wireless causano problemi neurologici?

Gli esperti ipotizzano che gli auricolari con cancellazione del rumore possano compromettere lo sviluppo delle abilità uditive naturali

Auricolari wireless e problemi neurologici. Aumenta il numero di questi disturbi tra i giovani della Generazione Z, legati all’uso prolungato di auricolari wireless con cancellazione del rumore. Questa tecnologia, sebbene utile per ridurre il rumore di fondo, potrebbe avere effetti negativi sulla capacità del cervello di elaborare i suoni.

Disturbo dell’elaborazione uditiva: cos’è e perché preoccupa?

Il disturbo dell’elaborazione uditiva (APD) si manifesta con difficoltà nel distinguere e comprendere i suoni in ambienti rumorosi. Secondo gli audiologi del Servizio Sanitario Nazionale britannico (NHS), sempre più giovani presentano sintomi di APD, pur avendo un udito clinicamente normale.

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L’APD rende complesso:

  • Seguire i dialoghi nei film con colonna sonora intensa;
  • Comprendere chi parla velocemente o con un accento differente;
  • Distinguere i suoni di sottofondo in ambienti affollati.

Storicamente associato a lesioni cerebrali o infezioni dell’orecchio, ora si ipotizza che gli auricolari con cancellazione del rumore possano compromettere lo sviluppo delle abilità uditive naturali.

Auricolari e apprendimento dell’ascolto

Claire Benton, vicepresidente della British Academy of Audiology (BAA), avverte che l’uso prolungato di dispositivi che bloccano il rumore ambientale potrebbe impedire al cervello di apprendere a filtrare i suoni indesiderati.

«Le capacità di ascolto si sviluppano completamente solo in tarda adolescenza. L’uso costante di cuffie con cancellazione del rumore potrebbe compromettere questa fase cruciale,» afferma Benton.

Auricolari wireless e problemi neurologici: soluzioni e strategie per migliorare l’ascolto

Per chi soffre di APD, le terapie includono:

  • Esercizi per riabituare il cervello a distinguere i suoni;
  • L’uso di app e microfoni per migliorare la percezione uditiva;
  • Apprendimento di tecniche di concentrazione nei contesti rumorosi.

APD nei Bambini: un disturbo spesso confuso con l’ADHD

Si stima che tra il 3% e il 5% dei bambini soffra di APD, ma spesso la condizione viene erroneamente diagnosticata come ADHD.

Le principali differenze sono:

  • L’APD riguarda esclusivamente la difficoltà nel processare i suoni;
  • L’ADHD provoca problemi di attenzione più generalizzati, sia in contesti uditivi che visivi.

Conclusione

L’uso intensivo di auricolari wireless, specialmente con cancellazione del rumore, potrebbe influire sullo sviluppo delle capacità di ascolto della Gen Z.

Per prevenire potenziali danni, gli esperti consigliano di alternare l’uso degli auricolari a momenti di ascolto naturale e di sottoporsi a controlli audiologici in caso di difficoltà persistenti.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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