Una vera e propria epidemia di gastroenterite sta colpendo il nostro Paese. Sono migliaia le persone che devono affrontarla. Un numero inconsueto a ottobre e gli esperti sostengono che l’attività dei virus sia anche in aumento.
La gastroenterite è un’infezione intestinale virale. I sintomi, che a secondo della gravità possono durare da un paio di giorni a più di una settimana, sono quelli classici: diarrea, crampi e dolore addominali, nausea, vomito, febbre lieve e dolori muscolari.
Sono i bambini piccoli e gli anziani le persone più a rischio. I primi perché il loro sistema immunitario non è ancora completamente maturo prima dei sei anni, il secondo perché con il passare degli anni le nostre difese tendono a essere meno efficaci.
La gastroenterite virale è molto contagiosa. La trasmissione avviene quando si sta a stretto contratto con una persona malata o quando mangiamo cibi infetti.
La prima regola per cercare di evitare il contagio è quella di lavarsi bene e spesso le mani e sempre dopo essere andati in bagno. La cosa migliora è usare acqua tiepida, sapone e sfregarsi le mani per almeno venti secondi, insistendo particolarmente nella zona delle unghie e tra un dito e l’altro, per poi risciacquarsi molto bene. Usate sempre e solo il vostro asciugamano personale, oppure scegliete della carta assorbente. Se non potete ricorrere all’acqua usate i prodotti igienizzanti che si vendono ormai dappertutto.
Il pericolo più grande è quello della disidratazione. Generalmente per gli adulti non ci sono grossi problemi. Sanno perfettamente che devono bere molta acqua per reintegrare i liquidi persi. Discorso diverso per i bambini e gli anziani. Nel loro caso possono essere necessari il ricovero in ospedale e la somministrazione di flebo per reintegrare i liquidi.
Come si cura? Diciamo subito che gli antibiotici non solo sono utili, ma sono dannosi, perché andrebbero a peggiorare la situazione della flora batterica dell’intestino, già provata dalla gastroenterite. Non c’è una vera e propria cura farmaceutica. Anche gli antidiarroici vanno assunti con estrema attenzione. Cercate di mangiare poco e leggero e di bere tanto, utilizzando anche multivitaminici con sali minerali. Se tra i sintomi c’è il vomito, bevete a piccoli sorsi. Se riuscite a non usare anti dolorifici per i crampi allo stomaco, molto meglio.
Ai bambini o agli anziani diamo una soluzione reidratante orale, se ne trovano facilmente in farmacia. Evitate i succhi di frutta, perché potrebbero peggiorare la situazione. Non fate mangiare ai bambini latticini e cibi zuccherati. Naturalmente anche il riposo aiuta a sentirsi meglio.
Se allattate al seno continuate pure a nutrire vostro figlio normalmente, se invece usate il latte artificiale dategli una piccola quantità di soluzione reidratante orale o del solito latte. Non diluite il latte artificiale.
Quando andare dal medico? Se il vomito persiste per due giorni o se non riuscite a trattenere i liquidi per 24 ore consecutive. Se la febbre sale a 40 gradi. Nel caso dei bambini se la temperatura è superiore ai 39°, se ha molto dolore, se vi sembra confuso, se non riuscite a reidratarlo. Potete controllare nei neonati e nei bambini se si stanno disidratando confrontando la quantità di liquidi assunti e di urine con quella solita.
Francesco Bianco
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