La causa più frequente di anemia, che dovrebbe essere monitorata soprattutto nelle donne, è la carenza di ferro. Il livello di questa sostanza nel nostro organismo può essere accertata con l’analisi della sideremia, della transferrina e della ferritina. Il ferro è essenziale per l’organismo, dato che serve a trasportare l’ossigeno ai tessuti.
Sideremia
È il parametro che misura la concentrazione di ferro nel sangue.
Uomo: 75-160 microgrammi/decilitro
Donna: 60-150 microgrammi/decilitro
Valori più alti: talassemie, soggetti politrasfusi, alcolismo cronico, epatiti acute.
Valori più bassi: stati carenziali per perdita eccessiva di tipo fisiologico (mestruazioni) o emorragie, malassorbimento gastroenterico (es. malattie infiammatorie intestinali croniche, celiachia), malattie autoimmuni, aumento delle richieste (ad es. gravidanza).
Transferrina
È la proteina che trasporta il ferro ai depositi e al midollo osseo, perché venga utilizzato per la sintesi dell’emoglobina. Indicativamente la sue concentrazione è inversamente proporzionale alla sideremia, cioè la transferrina aumenta quando la sideremia si riduce.
Uomo/donna: 200-400 mg/decilitro
Valori più alti: eccessivo assorbimento di ferro per patologie ereditarie (emocromatosi) o per anemie da carenza di ferro, epatiti.
Valori più bassi: infezioni croniche, alcune patologie neoplastiche, epatiti.
Ferritina sierica
È la molecola che permette il deposito del ferro nell’organismo. Indica la quantità di ferro presente a livello del fegato, cioè la riserva in ferro.
Uomo: 30-300 nanogrammi/millilitro
Donna: 20-200 nanogrammi/millilitro
Valori più alti: malattie del fegato, stati infiammatori acuti e cronici, disordini da accumulo di ferro, alcolismo cronico, soggetti politrasfusi, neoplasie, infezioni.
Valori più bassi: carenza di ferro o di vitamina C.
Parola all’esperto
Francesco Onida, professore associato di Ematologia, dipartimento di Oncologia e Emato-Oncologia dell’Università degli Studi di Milano, che ha curato questo testo, ricorda sempre che il referto deve essere controllato e interpretato dal proprio medico.
La malattia del ferro è più frequente di quanto si pensasse
Perché il ferro è tanto importante per l’organismo?