La soppressione è una fase quasi sempre prevista nella Fivet (la fecondazione in vitro, uno dei tipi di procreazione medicalmente assistita a disposizione delle coppie con problemi di fertilità). Consiste nel sopprimere l’attività dell’ipofisi nella donna per impedire che si possa verificare un’ovulazione spontanea. Questo comporta la cancellazione del ciclo di trattamento nel corso della stimolazione ovarica.
Il blocco dell’attività dell’ipofisi è ottenuto con due tipi di farmaci:
- gli agonisti del GnRh,
- gli antagonisti del GnRh.
Il medico sceglie il tipo di soppressione in base alle caratteristiche della paziente, all’età e alla sua riserva ovarica. Luciana De Lauretis, direttore del Centro Fertilità dell’Istituto Clinico Città Studi di Milano (puoi chiederle un consulto qui), ci spiega i protocolli più diffusi.
In questo articolo
Protocollo lungo con agonisti del GnRH
La soppressione si fa con un farmaco agonista del GnRH a partire dal 21° giorno circa del ciclo precedente a quello della Fivet. La stimolazione inizia dopo il ciclo successivo, quando l’attività dell’ipofisi è già completamente soppressa.
Protocollo corto (o flare-up)
La soppressione in questo caso viene fatta con un farmaco agonista, ma a partire dal primo-secondo giorno del ciclo Fivet. Di conseguenza è eseguito in concomitanza con l’inizio della stimolazione. Questo protocollo sfrutta, ai fini della stimolazione, l’improvviso rilascio di ormoni sessuali (chiamato in inglese flare), che si verifica subito dopo l’assunzione dell’agonista.
Protocollo con antagonisti del GnRH
Si inizia la stimolazione senza fare alcuna soppressione. Poi, quando i follicoli hanno raggiunto i 12-13 millimetri di diametro, si aggiunge il farmaco antagonista. Questo fino a quando i follicoli sono di diametro critico per l’induzione con HCG.
Le fasi della Fivet:
Analisi per la donna – Analisi per l’uomo – Soppressione – Stimolazione – Pick-up – Prelievo del seme – Prelievo degli spermatozoi dai testicoli – Fecondazione – Transfer degli embrioni