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Febbre del Nilo: quali sono i sintomi? Chi rischia di più

C'è la prima vittima italiana della West Nile, è una signora veneta di 80 anni. Non aveva fatto viaggi all'estero, quindi è stata punta in Italia, che è il Paese con più casi in Europa

Quali sono i sintomi della febbre del Nilo, o West Nile? Meglio conoscerli, perché l’Italia è il Paese più a rischio per questa malattia provocata dal morso delle zanzare. A rilanciare il rischio è il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, tra le più importanti autorità sanitarie del Vecchio Continente. A guardare i numeri siamo di gran lunga i primi. Nel 2022 nell’Ue sono stati segnalati 1.133 casi umani e 92 decessi di infezione da virus del Nilo. In Italia ci sono stati 723 casi. Più di sei casi ogni dieci registrati in Unione europea sono italiani. Il virus non si trasmette da persona a persona, ma attraverso la puntura di zanzara, in particolare la specie Culex.

Solo qualche giorno fa la Società Italiana di Igiene aveva rilanciato l’allarme del rischio delle malattie causate dalle punture delle zanzare come malaria, Dengue, Chikungunya e appunto febbre del Nilo.

Gruppo San Donato

L’incubazione e i sintomi della febbre del Nilo

Il periodo di incubazione varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni in chi ha difese immunitarie deboli. Generalmente è una malattia asintomatica. Quando si manifestano i sintomi sono:

  • febbre,
  • mal di testa,
  • nausea,
  • vomito,
  • linfonodi ingrossati,
  • sfoghi cutanei.

La loro intensità è variabile. Più severi negli anziani, mentre nei giovani la febbre è spesso accompagnata da arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari.

Sintomi della febbre del Nilo: quali sono i più complicati da affrontare?  

In meno dell’1% delle persone infette i sintomi possono aggravarsi e possono comparire anche:

  • disorientamento,
  • tremori,
  • disturbi alla vista,
  • torpore,
  • convulsioni,
  • paralisi e coma.

Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti: in circa 1 caso su 1000 il virus può causare un’encefalite letale.

Prevenzione della febbre del Nilo Occidentale

Non esiste un vaccino per la febbre del Nilo occidentale. L’unico modo per ridurre il rischio di contagio è quello di esporsi il meno possibile alle punture di zanzare. Qui trovi tutti i modi per allontanare le zanzare a prova di scienza 

Il ventilatore può essere efficace 

Per allontanare le zanzare può essere utile un ventilatore. Le zanzare non amano il vento, che non permette loro di volare. Inoltre il ventilatore disperde gli odori della pelle di noi umani, che sono quelli che poi attirano gli insetti.

Citronella inutile?

I repellenti naturali come la citronella sono spesso inefficaci. Anzi, le zanzare hanno imparato ad associare questi odori alla presenza dell’uomo.

 

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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