La sindrome dell’ovaio policistico (o policistosi ovarica) è una malattia endocrinologica e metabolica. Il corpo produce una quantità eccessiva di androgeni (ormoni maschili) rispetto agli estrogeni (ormoni femminili). È uno dei disturbi ginecologici più comuni, tanto che in Italia interessa tra il 5% e il 15% delle donne in età riproduttiva. A causa di questa malattia l’ovaio può apparire ingrandito e provvisto di cisti di diametro variabile. Tra i farmaci per l’ovaio policistico spicca quello studiato da un team francese.
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I sintomi
Uno dei primi sintomi è l’alterazione del ciclo mestruale (che può essere completamente assente, irregolare o di scarsa entità). Sono molti comuni però anche la comparsa di acne, irsutismo (quest’ultimo causato dall’aumento degli ormoni maschili) e perdita di capelli. In alcune donne si verifica anche una resistenza all’insulina e ciò può scatenare iperglicemia, diabete e ipertensione.
Farmaci per ovaio policistico
Capitolo farmaci per l’ovaio policistico. I risultati promettenti di una nuova ricerca dell’Istituto Nazionale Francese di Salute e Ricerca Medica fanno sperare in una nuova terapia che potrebbe aiutare milioni di donne. Entro la fine dell’anno dovrebbero cominciare i test clinici sulle pazienti. Il team di scienziati si è basato sull’ipotesi che la sindrome possa essere scatenata addirittura prima della nascita. Questo avverrebbe per un eccesso di esposizione nell’utero materno di un ormone chiamato anti-mülleriano (Amh).
Farmaci per l’ovaio policistico: l’ipotesi francese
I ricercatori si sono accorti che le donne che soffrono dello stesso problema, quando rimangono in gravidanza hanno il 30% in più di ormone anti-mülleriano rispetto al normale. Poiché la sindrome dell’ovaio polistico è nota per avere una caratteristica di familiarità, si sono chiesti se questo squilibrio ormonale in gravidanza potesse indurre la stessa condizione nelle loro figlie.
Farmaci per l’ovaio policistico: la ricerca
Per testare questa idea, hanno iniettato un eccesso di ormone anti-mülleriano in topi gravidi. Crescendo, la progenie femminile mostrava molti dei segni distintivi della sindrome dell’ovaio policistico, tra cui la pubertà ritardata, l’ovulazione ‘a singhiozzo’, ritardi nella gravidanza e diminuzione della prole. Insomma, una quantità eccessiva di Amh sembra innescare questo effetto, sovrastimolando una serie di cellule cerebrali che aumentano il livello di testosterone.
Farmaci per l’ovaio policistico: i risultati della ricerca
Il team è stato anche in grado di invertire la condizione nei topi utilizzando il cetrorelix, un farmaco utilizzato di routine nei cicli di fecondazione assistita per controllare il livello ormonale delle pazienti. Dopo il trattamento, i topi hanno smesso di mostrare i sintomi del disturbo. Ora si sta pianificando una sperimentazione clinica con il cetrorelix nelle donne con questa condizione, che si spera di iniziare prima della fine del 2018.
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