Salute

Escherichia coli: cos’è il batterio che sta spaventando gli inglesi?

Decine di casi gravi in Gran Bretagna, partiti da foglie di insalate vendute in alcuni supermercati. Quali sono i sintomi e i rischi? Quali sono le terapie?

L’Escherichia coli, spesso chiamato solo E.coli, è la specie di batterio più diffusa della famiglia Escherichia. Si trova già nell’intestino umano e in quello di altri animali. La maggior parte dei ceppi è totalmente innocuo, ma alcuni di loro causano problemi intestinali di diversa gravità; altri invece provocano infezioni del tratto urinario, ma anche setticemie, meningite e polmonite.

Come avviene il contagio?

In genere questa infezione batterica avviene da acqua o cibo contaminati. Si tratta soprattutto di:

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  • frutta e verdure consumati crudi, ma non ben lavati,
  • carne non cotta,
  • latte non pastorizzato, il cosiddetto latte crudo.

Il contagio può avvenire anche con il contatto tra persona e persona, quando non ci si lava in modo corretto le mani. È un batterio termosensibile: questo vuol dire che con la cottura muore.

Quali sono i sintomi dell’infezione da Escherichia coli?

Di solito i principali sintomi dell’infezione sono a livello di stomaco e intestino con:

  • crampi addominali,
  • nausea e/o vomito,
  • diarrea, a volte anche con sangue,
  • febbre in genere all’inizio dell’infezione.
  • In casi molto rari che generalmente riguardano bambini e anziani si può arrivare alla sindrome emolitica uremica, che ha sintomi particolarmente gravi.

Quando colpisce le vie urinarie può causare cistiti e uretriti.

Questi sintomi compaiono in genere dopo dodici ore dal contatto e possono durare fino a una settimana.

Si può prevenire?

Non ci sono farmaci utili alla sua prevenzione, ma comportamenti che possono limitare il rischio:

  • lavarsi molto bene le mani prima e dopo aver cucinato o dopo essere stati in bagno.
  • La stessa attenzione va riposta nel caso in cui abbiamo cambiato un pannolino o se abbiamo toccato animali,
  • non mangiare carne cruda o latte non pastorizzato,
  • lavare in modo idoneo frutta e verdura se consumati crudi,
  • lavare con sapone e acqua calda le stoviglie prime e dopo averle utilizzate su carne cruda o frutta e verdura crudi non adeguatamente lavate.

Quali sono le terapie?

  1. Se l’infezione non ha sintomi particolarmente gravi, si risolve spontaneamente. Generalmente la raccomandazione è quella di riposare e di assumere liquidi in abbondanza, per supplire all’acqua persa per la diarrea.
  2. Se il medico diagnostica un’infezione gastroenterica, non si ricorre subito all’antibiotico, perché potrebbe essere controproducente. Se invece il medico decide per l’antibiotico, prima sarà necessario un antibiogramma per individuare il farmaco giusto.
  3. Nel caso in caso l’E.coli colpisca il tratto urinario il medico può decidere di usare antibiotici o antisettici urinari.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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