
Occorre un maggiore impegno per affrontare questa patologia complessa, che colpisce tra il 5% e il 10% delle donne in età fertile, coinvolgendo circa 3 milioni di donne in Italia. Inoltre, nel 30% dei casi, l’endometriosi può causare problemi di infertilità. Questa la richiesta della Società Italiana della Riproduzione Umana (SIRU).
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Endometriosi: un problema sottovalutato
Nonostante l’elevato impatto sulla qualità della vita delle pazienti e sui costi sociali, la ricerca sull’endometriosi riceve finanziamenti limitati. Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha destinato solo 15,6 milioni di euro ai progetti di ricerca, una cifra insufficiente rispetto alle perdite economiche legate alle assenze lavorative, che ammontano a circa 30 miliardi di euro all’anno.
Diagnosi tardiva e sottovalutazione del dolore
Uno dei principali problemi dell’endometriosi è la diagnosi tardiva. Molte donne, a causa di una cultura che tende a minimizzare il dolore mestruale, non cercano tempestivamente un consulto medico. Questo ritardo diagnostico è pericoloso, poiché le mestruazioni ripetute e le ovulazioni possono peggiorare la malattia, aggravando l’infiammazione e accelerandone la progressione.
Paola Viganò, Responsabile del Laboratorio PMA del Policlinico di Milano, sottolinea l’importanza della Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) per le donne affette da endometriosi che desiderano avere figli. Questa tecnica aiuta a superare le difficoltà legate all’infiammazione e migliora le probabilità di concepimento, offrendo controllo sui processi di fecondazione e impianto dell’embrione. La crioconservazione dei gameti può inoltre preservare la fertilità prima di un intervento chirurgico.
Nuove tecniche diagnostiche e terapie disponibili
Negli ultimi anni sono stati fatti passi avanti nella diagnosi dell’endometriosi, grazie all’impiego di ecografie avanzate e risonanza magnetica, che consentono di identificare le lesioni con maggiore precisione. Diagnosi accurate sono fondamentali per evitare sia interventi chirurgici inutili che ritardi nel trattamento di casi gravi.
Antonino Guglielmino, fondatore della SIRU, evidenzia come sintomi quali mestruazioni dolorose invalidanti e dolore durante i rapporti sessuali debbano essere considerati segnali di allarme. In questi casi, è essenziale che il medico valuti l’endometriosi e prenda in considerazione terapie per sopprimere ovulazione e mestruazioni.
Come trattare l’endometriosi?
Ad oggi, non esiste una cura definitiva per l’endometriosi, ma ci sono strategie efficaci per gestire i sintomi. Il Prof. Edgardo Somigliana, Direttore del Pronto Soccorso Ostetrico-Ginecologico e PMA del Policlinico di Milano, spiega che i trattamenti più utilizzati includono:
- Terapie ormonali: come contraccettivi orali e progestinici, utili per controllare la progressione della malattia.
- Intervento chirurgico: indicato solo nei casi più gravi, per rimuovere le lesioni e migliorare la qualità della vita.
Conclusioni
È fondamentale che le donne affette da endometriosi non considerino il dolore mestruale intenso come una condizione normale. Una maggiore consapevolezza e una diagnosi precoce possono fare la differenza nel migliorare la qualità della vita e garantire trattamenti più efficaci.