
L’endometriosi è una patologia debilitante che colpisce milioni di donne solo in Italia, ma troppo spesso viene ignorata o sottovalutata. Secondo i dati del ministero della Salute il 10-15% delle donne in età riproduttiva è affetto da endometriosi; la patologia interessa circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficolta a concepire. Le donne con diagnosi conclamata sono almeno 3 milioni.
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Endometriosi e impatto sulla vita quotidiana
Le giovani donne affette da endometriosi sono spesso costrette a rinunciare ad attività quotidiane come la scuola, lo sport e le uscite con gli amici. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Pediatric & Adolescent Gynecology e condotto dall’University College di Londra e dall’Università di Birmingham, le ragazze con dolore mestruale cronico perdono in media 19 giorni di scuola all’anno.
Un problema aggravato dalla scarsa considerazione del dolore mestruale, spesso minimizzato dalla società e persino dai medici. Questo atteggiamento porta a una diagnosi tardiva, con ritardi che possono variare dai 7 ai 10 anni.
Endometriosi e ciclo doloroso: l’importanza di una diagnosi precoce
“Soffrire non è normale: ribellatevi a chi vi dice di sopportare il dolore”, afferma Marcello Ceccaroni, Direttore del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’IRCCS Negrar. Ceccaroni sottolinea come la rassegnazione alla sofferenza sia uno dei principali fattori che allungano i tempi diagnostici.
L’endometriosi è causata dalla crescita anomala del tessuto simil-endometriale al di fuori dell’utero. Questa condizione provoca dolori intensi, depressione e un impatto significativo sulla vita quotidiana.
Terapie e nuove tecniche chirurgiche
Le terapie farmacologiche rappresentano il primo approccio per il trattamento dell’endometriosi, ma nei casi più gravi può essere necessario un intervento chirurgico. Circa il 10-20% delle pazienti necessita di un’operazione, che può comportare effetti collaterali importanti.
Una delle tecniche più innovative è il Nerve-Sparing Negrar Method, sviluppato da Ceccaroni. Questa metodologia permette di ridurre il rischio di disfunzioni post-operatorie dal 37% al 4%, preservando le fibre nervose danneggiate nei tradizionali interventi.
L’eccellenza italiana nella ricerca sull’endometriosi
L’IRCCS di Negrar è un centro di riferimento mondiale per il trattamento dell’endometriosi, con oltre 1300 interventi l’anno e 15.000 pazienti trattate, provenienti per il 70% da altre regioni o dall’estero. “Ricerca e formazione specialistica sono fondamentali per migliorare le cure e promuovere una maggiore consapevolezza”, afferma Claudio Cracco, amministratore delegato dell’IRCCS di Negrar.
Endometriosi e ciclo doloroso: conclusioni
L’endometriosi non deve essere sottovalutata. Riconoscere i sintomi precocemente e ricorrere a specialisti competenti è fondamentale per migliorare la qualità della vita delle donne affette da questa patologia. Informazione, ricerca e tecniche innovative rappresentano la chiave per affrontare in modo efficace questa condizione ancora troppo spesso ignorata.