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Un inestetismo fastidioso
Sul podio degli inestetismi più fastidiosi che possono colpire il viso il doppio mento si aggiudica il terzo posto. Al primo ci sono le occhiaie (scopri qui come cancellarle), al secondo la pelle cadente. L’eccesso di pelle e grasso sotto il mento è una preoccupazione per due adulti su tre e può avere impatti molto negativi sulla percezione di se stessi. Dopotutto, come emerso da un’indagine internazionale svolta su 7.700 persone dall’azienda farmaceutica Allergan, il 78% degli adulti basa la propria autostima e accettazione sociale sull’aspetto esteriore.
Diffusione e percezione del problema
Colpisce più gli uomini che le donne, ma non c’è un’età precisa in cui si sviluppa. «Generalmente la problematica estetica inizia a essere evidente in età adulta» spiega Erminio Mastroluca, chirurgo plastico ed estetico. È la percezione del problema che varia da persona a persona, ma soprattutto da generazione a generazione. Negli ultimi anni, la diffusione dei social network e dell’uso del selfie per apparire e presentarsi agli altri sul web ha sicuramente accentuato l’osservazione di se stessi, anche in modo più critico. «Oggi la situazione è radicalmente cambiata, forse a causa di una consapevolezza estetica maggiore siamo portati a studiare attentamente i nostri difetti e cerchiamo, pertanto, soluzioni al problema con molta più facilità».
L’impatto psicologico
Il doppio mento influenza negativamente tutte le persone nello stesso modo? «Esistono a grandi linee due categorie di pazienti. Quelli che hanno una percezione estetica di se stessi cosciente e consapevole e che affermano di voler risolvere il problema; e quelli che invece sono meno consapevoli del proprio aspetto e si rivolgono a un chirurgo per capire come migliorare la loro immagine. Oggi il lato emozionale nel trattamento del volto ha preso il sopravvento. I pazienti chiedono di “rinfrescare” il proprio viso e di apparire meno stanchi e durante l’esame obiettivo è il medico che lo fa notare al paziente».
Le cause
Il doppio mento viene frequentemente associato all’obesità, ma i chili in eccesso non sono l’unica condizione a favorire la formazione di questo inestetismo. Anche invecchiamento e disfunzioni metaboliche possono generarlo. Quindi non è raro vedere persone normopeso con il doppio mento. «Nessuno studio, invece, ci dice se il doppio mento possa derivare da motivazioni genetiche o familiari» continua Mastroluca.
Metodi naturali ed esercizi
Non essendo collegato necessariamente a obesità e sovrappeso, dimagrire non è la soluzione al doppio mento. Può alleviarlo come il make-up può camuffarlo, ma entrambi i metodi non sono risolutivi. Secondo l’esperto, infatti, non esistono metodi naturali o esercizi fisici in grado di eliminare del tutto l’inestetismo. «Nulla può cancellare il cuscinetto adiposo che si forma sotto il mento: ci sono persone obese che anche dopo aver perso molti chili mantengono l’inestetismo. Questo perché si tratta di grasso primario».
Il trattamento chirurgico
Secondo i dati della Società Americana di Chirurgia Dermatologica (ASDS) il 67% di chi ha il doppio mento non si sente a proprio agio con il proprio aspetto. Ciò ha un impatto psicologico negativo su di loro. Una soluzione, però, sembra arrivare, da quando, quest’anno, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato il primo farmaco in grado di rimediare al doppio mento, contenente una versione sintetica di acido desossicolico.
Come agisce questa sostanza?
«Svolge un’azione di acitodipolisi – spiega l’esperto. – La differenza tra questo principio attivo e altri trattamenti è che una volta iniettato con degli aghi sotto il mento, porta la cellula adiposa a “rompersi”. Quando la membrana cellulare si apre, il contenuto adiposo esce e si riversa all’esterno. In questo modo si crea una reazione infiammatoria. Come reazione intervengono i macrofagi. Le cellule dell’organismo “spazzine” vengono richiamate a “mangiare”, quindi eliminare, il contenuto delle cellule di grasso riversatosi all’esterno. Oltre alla riduzione del doppio mento, c’è anche una retrazione fibrosa della cute». Questo significa che non solo la zona sotto il mento si “svuota” del grasso in eccesso, ma la pelle viene anche “tirata” indietro con una sorta di effetto lifting. «Per intendersi, non ci sarà l’effetto della pelle appesa sotto il mento perché ormai svuotata di adipe» chiarisce Mastroluca.
Sedute ed efficacia
Da eseguire in ambulatorio con un medico specializzato, questo trattamento prevede in media tre iniezioni distanziate da due mesi l’una dall’altra. Dopo un ciclo di sedute il doppio mento può tornare? «No, perché le cellule distrutte dopo il trattamento non si riformano» spiega l’esperto. L’efficacia e la sicurezza di questa sostanza sono state confermate anche da studi clinici, che hanno coinvolto più di 2.600 pazienti in tutto il mondo. Dai risultati, è emerso che il tasso di efficacia complessiva a tre mesi dall’ultima iniezione raggiunge il 78,5 per cento. Due sono le ricerche. La prima è stata pubblicata su The British Journal of Dermatology. La seconda su Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology.
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