È importante che ci siano sempre più donatori di midollo osseo perché per il trapianto è indispensabile che ci sia compatibilità tissutale tra il donatore e il ricevente, cioè una somiglianza genetica necessaria per il buon esito dell’operazione. Tuttavia, la compatibilità è molto rara: si verifica nel 25% dei casi tra fratelli e sorelle (ma mai tra genitori e figli) e nello 0,001% tra persone che non hanno rapporti di sangue. Il midollo osseo, da non confondere con il midollo spinale, alla vista si presenta come sangue ma contiene le cellule staminali emopoietiche dalle quali si originano i globuli bianchi, i globuli rossi e le piastrine: donarlo permette di curare alcune malattie del sangue o tumorali, come gravi forme di leucemia, l’anemia aplastica, e alcune patologie genetiche.
In questo articolo
I pre-requisiti per donare il midollo osseo
Come si diventa donatori
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Come avviene la donazione
Le cellule staminali emopoietiche possono essere donate o con prelievo da midollo osseo o con prelievo da sangue periferico. Sebbene al momento dell’iscrizione al Registro il donatore possa indicare un’ipotesi di scelta tra una delle due modalità, la decisione finale spetta al trapiantologo in base alle necessità del paziente e all’idoneità del donatore, valutata dal medico del Centro Donatori.
Prelievo da midollo osseo
Il prelievo da midollo osso è doloroso o pericoloso?
Prelievo da sangue periferico
Il prelievo da sangue periferico è, stando ai dati dell’Associazione Donatori Midollo Osseo, impiegato in 8 donazione su 10. In questo caso, nei 3-4 giorni precedenti al prelievo, al donatore viene somministrato un agente mobilizzante, che promuove la crescita delle cellule staminali nel midollo osseo e il loro passaggio al sangue periferico. Si procede poi con il prelievo vero e proprio, che avviene mediante la procedura di aferesi: il sangue, prelevato da una vena del braccio del donatore, entra in una centrifuga dove le cellule staminali emopoietiche vengono isolate e raccolte, mentre il resto del sangue viene reinfuso nel braccio opposto.
Il prelievo da sangue periferico è doloroso o pericoloso?
Durante la somministrazione dell’agente mobilizzante, che avviene nei giorni precedenti al prelievo, si possono verificare febbre, mal di testa, dolori ossei, stanchezza, spossatezza e malessere generale. I sintomi possono perdurare fino alla sospensione del farmaco. Durante il prelievo di aferesi, invece, può subentrare un calo dei sali minerali, che può essere banalmente trattato con la diretta integrazione. Non esistono rischi correlati a questa tipologia di prelievo.
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