Il dolore si definisce “cronico” quando persiste per oltre tre mesi e non è più solo un sintomo ma diventa una malattia vera e propria. Stando alle ultime stime, il 40% degli italiani accusa questo problema che, se non viene trattato, rischia di avere un impatto devastante sulla persona: è per questo che bisogna attuare un approccio multidisciplinare per affrontare la patologia nella sua globalità.
Dolore cronico: a chi bisogna rivolgersi
Per prima cosa bisogna recarsi dal medico di famiglia: questo ha il compito di indagare la causa del dolore, eseguire una diagnosi utilizzando le valutazioni cliniche, strumentali e laboratoristiche e impostare una terapia adeguata. Qualora non fosse possibile agire direttamente sul motivo scatenante del dolore o la situazione clinica del paziente fosse particolarmente complessa, è necessario rivolgersi a un Centro per la terapia del dolore.
Quando si manifesta il dolore cronico?
Ma come mai insorge il dolore cronico? E qual è l’approccio terapeutico indicato? Risponde Fabio Intelligente, anestesista e terapista del dolore presso Humanitas San Pio X di Milano.
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