Nuova terapia per il diabete di tipo 2. Una pastiglia alla settimana e non più almeno una al giorno. Le autorità di regolamentazione del mercato farmaceutico stanno per dare il via libera. Due studi importanti sulla nuova insulina basale con somministrazione settimanale sono stati pubblicati su due importanti riviste scientifica: Jama e New England Journal of Medicine.
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Nuova terapia per il diabete di tipo 2: efficace come la pastiglia quotidiana
I ricercatori hanno analizzato i dati di 600 pazienti che mai avevano assunto insulina nonostante avessero il diabete di tipo 2. Il gruppo di lavoro ha diviso i partecipanti allo studio in due gruppi. Per sei mesi il primo gruppo ha assunto il nuovo farmaco settimanale. L’altro ha optato per la terapia quotidiana tradizionale. L’analisi dei risultati ha visto che la nuova terapia non solo è efficace come quella giornaliera. Ha un leggero vantaggio, perché mantiene meglio i livelli di emoglobina glicata.
Qual è la situazione del diabete in Italia?
La differenza della terapia è così evidente che gli esperti parlano di una vera e propria rivoluzione. Solo in Italia sono quasi 4.000.000 le persone che convivono con il diabete di tipo 2. In realtà le stime sostengono che in totale il numero supererebbe i 5.000.000. Almeno 1.000.000 di italiani ha il diabete senza saperlo, nonostante questa malattia abbia dei sintomi tipici. Fondamentale quindi fare un esame della glicemia per capire la propria situazione. Il diabete di tipo 2 è una patologia particolarmente insidiosa. È importante controllarsi anche per la prevenzione. In molti hanno il pre diabete. Una situazione pericolosa, ma ancora reversibile.
Nuova terapia per il diabete di tipo 2, la molecola si chiama Icodec
Il nuovo farmaco, la cui molecola si chiama Icodec, sarà a base di un nuovo tipo di insulina basale. La grande novità è che la somministrazione può avvenire ogni sette giorno con la stessa efficacia dell’assunzione quotidiana. Tra gli esperti coinvolti anche Roberto Trevisan, professore di Endocrinologia all’Università di Milano-Bicocca e direttore della Diabetologia dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Tutti i vantaggi
Secondo Trevisan questa nuova molecola ha il potenziale di semplificare la terapia del diabete che richiede terapia insulinica. Elimina per i pazienti il disagio della iniezione giornaliera e facilita così l’aderenza alla terapia insulinica. Altro fattore da non sottovalutare, aumenta la qualità della vita dei pazienti. Molto spesso le persone con diabete di tipo 2 sono anziani, costretti ad assumere anche altre pastiglie per ulteriori problemi di salute. Passare da sette pastiglie a una è un vantaggio importante.
Nuova terapia per il diabete di tipo 2: attenzione all’ipoglicemia
C’è un effetto collaterale sottolineato soprattutto nella ricerca che si può leggere sulla rivista scientifica Jama. Gli esperti hanno calcolato meno di un episodio di ipoglicemia all’anno per paziente. Sarà quindi il medico curante o il diabetologo a scegliere quale sia l’opportunità terapeutica migliore per ogni paziente. L’approvazione, che gli esperti sostengono che arriverà a breve, è molto attesa anche dalle associazione dei pazienti con diabete.