Salute

Demenze: quali sono i tre principali fattori di rischio?

Quasi il 40% dei casi di queste malattie croniche possono essere prevenuti con i corretti stili di vita. La forma più diffusa è l'Alzheimer

Uno studio dell’Università di Oxford ha dimostrato quali siano i tre fattori di rischio per le demenze. Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica Nature Communications. Secondo i ricercatori del prestigioso centro di ricerca britannico sono:

  1. diabete,
  2. esposizione ad aria inquinata,
  3. abuso di alcolici.

Il gruppo di lavoro ha analizzato i dati di scansioni del cervello di circa 40.000 adulti. Gli esperti hanno prima messo in rassegna i fattori genetici non modificabili, come ad esempio i problemi vascolari e la risposta immunitaria e poi 161 fattori di rischio modificabili per la demenza. Ultimamente gli studi si stanno concentrando su una diagnosi particolarmente precoce.

Gruppo San Donato

Quali sono i fattori di rischio modificabili?

I fattori di rischio modificabili sono stati suddivisi in 15 categorie:

  1. pressione arteriosa,
  2. colesterolo,
  3. diabete,
  4. peso,
  5. consumo di alcol,
  6. fumo,
  7. depressione,
  8. infiammazione,
  9. inquinamento,
  10. udito,
  11. sonno,
  12. socializzazione,
  13. dieta,
  14. attività fisica,
  15. istruzione.

Quali sono le zone del cervello che invecchiano prima?

A questo punto hanno studiato come questi fattori influenzino le diverse regioni del cervello, particolarmente connesse con lo sviluppo di demenze. In questo modo hanno fatto l’elenco dei fattori di rischio modificabili più importanti da tenere sotto controllo durante la propria vita per mantenere la funzione cognitiva più in salute possibile per un tempo più lungo possibile.

Le principali aree cerebrali prese in considerazione dallo studio sono state chiamate “last in, first out”. Gli esperti le hanno denominate così perché sono le ultime a svilupparsi durante l’adolescenza e le prime e più veloci a degenerarsi con l’invecchiamento. Sono regioni deputate a elaborare le informazioni attraverso i cinque sensi e costituiscono una rete essenziale nello svolgimento di compiti, ma anche per l’attenzione e la memoria. Si tratta come detto di zone particolarmente suscettibili all’invecchiamento, ma anche all’Alzheimer e alla schizofrenia.

Quali sono gli altri fattori di rischio importanti oltre ai tre principali?

L’analisi di tutti questi fattori e il loro impatto su queste zone del cervello ha permesso di comprendere che il diabete, i livelli di biossido di azoto che respiriamo e l’abuso di alcolici sono i tre fattori di rischio modificabili più incisivi sulla salute dei neuroni, le cellule cerebrali. Il risultato non lascia spazio a dubbi. Questa triade di fattori raddoppia il rischio di declino cognitivo, rispetto agli altri fattori modificabili analizzati dagli studiosi.

Al quarto posto troviamo la qualità e la durata del sonno, seguiti dal sovrappeso, dal fumo di sigarette e dalla pressione sanguigna.

Lo studio dimostra ancora una volta che si può fare molto nella prevenzione di malattie croniche importanti come quelle neurodegenerative. I ricercatori sottolineano come quasi 4 casi di demenze ogni 10 possano essere prevenuti con i corretti stili di vita.

 

Leggi anche…

Mostra di più

Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
Pulsante per tornare all'inizio