La diagnosi della demenza precoce potrebbe migliorare grazie all’osservazione di sintomi specifici. Non neurologici, ma psichiatrici, come la disinibizione orale e le allucinazioni. Il dato arriva da uno studio condotto su 150 pazienti ed è importante perché per la prima volta i sintomi neuropsichiatrici presenti vengono correlati a una diagnosi di certezza di malattia in un gruppo numeroso di pazienti. La ricerca è frutto di una collaborazione italo-olandese che si è sviluppata al Policlinico di Milano ed è stata pubblicata su Annals of Neurology.
In questo articolo
Una demenza che colpisce presto
La demenza precoce, o meglio demenza fronto-temporale, è una malattia che colpisce la parte frontale e laterale del cervello ed è la forma più comune di demenza a esordio precoce. La maggior parte dei casi accertati (diagnosticati) riguarda persone tra i 45 ed i 65 anni di età, sebbene possa manifestarsi anche in persone più giovani o più anziane. Come altre tipologie di demenza, anche la fronto temporale tende a progredire e ad aggravarsi con il passare del tempo. Spesso è ereditaria e può essere innescata da mutazioni genetiche.
Diagnosticare non è facile
L’esordio della patologia con sintomi psichiatrici, messo in rilievo dallo studio, potrebbe quindi migliorare la diagnosi. Diagnosi in genere non semplice, spiegano gli autori dello studio, «perché non esistono marcatori biologici affidabili e l’analisi attraverso la risonanza magnetica o la PET non garantiscono al momento una diagnosi affidabile».
Disinibizione orale e allucinazione sintomi più tipici
La demenza precoce, aggiungono,«è un esempio di malattia neuropsichiatrica. È infatti caratterizzata all’esordio da disturbi psico-comportamentali come disinibizione o apatia, comportamenti non adeguati al contesto sociale, aggressività verbale, mancanza di empatia, tendenza alla ripetitività, e della fluenza del linguaggio. La causa è la degenerazione progressiva dei neuroni in una regione particolare (frontale e temporale) della corteccia cerebrale». Secondo gli scienziati, i sintomi psichiatrici più frequenti all’esordio della patologia sono la disinibizione orale e le allucinazioni.
Campanelli d’allarme da non sottovalutare
«Inoltre il 68% dei pazienti con diagnosi clinica presentava a livello anatomico un quadro specifico». Concludono: «La valutazione clinica di persone con sospetto di demenza precoce dovrebbe costantemente considerare anche la presenza e le caratteristiche di tali sintomi neuropsichiatrici».
Leggi anche…
None found