La coxartrosi è l’artrosi dell’anca, una malattia degenerativa dell’articolazione, caratterizzata da una progressiva alterazione della cartilagine articolare.
La coxartrosi può essere due differenti tipi di cause:
- di tipo idiopatico se si sviluppa per motivi
- non individuabili o sconosciuti;
- è secondaria quando è la conseguenza di un trauma, una frattura, un’infezione o una patologia.
Oltre all’anca, le articolazioni più spesso colpite sono quelle del rachide, del ginocchio, della mano. Cosa fare? Ecco in sintesi i consigli di Giuseppe Peretti, responsabile dell’équipe universitaria di ortopedia rigenerativa e ricostruttiva dell’Irccs Istituto ortopedico Galeazzi di Milano
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Coxartrosi: quali sono le cause?
L’eccessiva sollecitazione dell’articolazione, per esempio durante alcuni sport, come il calcio, può causare la malattia, come spiega a OK Gabriele Cirilli. Altre cause note sono traumi, emofilia, malattie congenite. In alcuni casi, la patologia non ha una causa specifica (si parla di artrosi primaria o essenziale).
Quali sono i sintomi della Coxartrosi?
Il tipico esordio della malattia è con forti dolori all’anca che si irradiano all’inguine e che si acuiscono con alcuni movimenti, come la rotazione della gamba verso l’interno. I dolori persistono sia di giorno che di notte, arrivando a disturbare il sonno, come racconta il comico.
Come si fa ad arrivare alla diagnosi?
Oltre alla visita dell’ortopedico o del reumatologo, si passa alla radiografia del bacino e dell’anca. In alcuni rari casi, può servire la risonanza magnetica.
Quali sono le terapie per la coxartrosi?
Se l’artrosi è lieve, può risultare molto utile seguire un programma di rieducazione specifico. Alcune tipologie di esercizio fisico, come per esempio pilates e gyrotonic, possono rafforzare il tono dei muscoli periarticolari, giovando così all’articolazione. Quando necessario, in associazione agli esercizi, il medico può prescrivere una terapia farmacologica, a base di antinfiammatori e antidolorifici, come Cox 2 selettivi e Fans, cioè antinfiammatori non steroidei (diclofenac, ibuprofene, paracetamolo).
Se l’artrosi è avanzata, non resta che ricorrere all’intervento chirurgico, ovvero alla sostituzione, in anestesia generale o spinale, dell’anca con una protesi. L’operazione, in anestesia generale, richiede una degenza media di cinque-sette giorni, cui segue un periodo di riabilitazione.