La notizia di capelli creati in laboratorio, o meglio follicoli piliferi utilizzando cellule embrionali della pelle dei topi, sta facendo il giro del mondo. Potrebbe trattarsi di una svolta storica nella lotta per combattere la caduta dei capelli. A occuparsene, uno studio della Yokohama National University, in Giappone. Il sistema di coltura ha generato follicoli piliferi e fusti piliferi con un’efficienza di quasi il 100 per cento. Qui puoi trovare la classifica delle terapie anti calvizie disponibili ora.
In questo articolo
Capelli creati in laboratorio: si usano due tipi di cellule
Gli scienziati hanno utilizzato due tipi di cellule, quelle epiteliali e le mesenchimali. Le prime sono cellule che ricoprono l’interno e l’esterno delle superfici del corpo. Si trovano sulla pelle, sui vasi sanguigni e sugli organi. Le cellule mesenchimali sono cellule staminali che si trovano nel midollo osseo. Sono importanti per la produzione e la riparazione dei tessuti ossei.
Più di 8 italiani su 10 soffrono di calvizie durante la vita, le donne sono la metà
La sperimentazione al momento è sugli animali. Nonostante questo la speranza è che i follicoli possano essere impiantati nella testa di persone e lì rigenerarsi. Questo potrebbe portare allo sviluppo di nuove strategie di trattamento per i disturbi della caduta dei capelli, come l’alopecia. Si stima che oltre l’80% degli uomini sperimenti nel corso della vita la perdita dei capelli. Anche le donne ne sono interessate, anche se i numeri sono decisamente minori. La caduta dei capelli può avere effetti psicologici tra cui alti livelli di ansia e depressione, diminuzione della fiducia e ritiro sociale.
Capelli creati in laboratorio: il ruolo del Matrigel
I ricercatori hanno aggiunto una bassa concentrazione di Matrigel, una matrice extracellulare che è stata utilizzata per più di quattro decenni per una miriade di applicazioni di colture cellulari. I germi follicolari sono stati impiantati nella pelle dei topi e hanno generato più follicoli. Gli esperti hanno quindi scoperto che hanno capacità di neogenesi, cioè di tornare in vita.
Quando arriverà la sperimentazione sull’uomo?
Gli organoidi del follicolo pilifero hanno prodotto follicoli piliferi completamente maturi con fusti piliferi lunghi circa 3 mm in 23 giorni di coltura. Gli estratti di collagene di tipo I, la matrice extracellulare più abbondante nel corpo, hanno provocato la germinazione del follicolo pilifero con un’efficienza del 96 per cento. Gli scienziati ritengono che ciò fornirebbe un sistema robusto, stabile e conveniente per generare più follicoli piliferi su scala più ampia.
Il passo successivo è ricreare la coltura della struttura dell’organoide utilizzando cellule umane. Tuttavia ci sono preoccupazioni etiche.
Leggi anche…