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Covid: contagio da mamma a feto, possibile ma molto raro

Una ricerca italiana ha dimostrato come sia possibile la trasmissione verticale. Tutti i dettagli

È possibile la trasmissione dalla madre al feto attraverso la placenta del coronavirus, anche se si tratta di casi estremamente rari. Una nuova conferma arriva da uno studio italiano svolto nel Laboratorio di Anatomia patologica dell’Università degli Studi di Brescia – Spedali Civili. Lo studio, coordinato da Fabio Facchetti, è stato pubblicato dalla rivista scientifica EBioMedicine.  Insomma la trasmissione verticale con il contagio da mamma a feto è ormai una realtà, anche se gli episodi restano rari.

Contagio da mamma a feto: lo studio svolto a Brescia 

Il team di ricercatori ha messo sotto osservazione la placenta di 101 donne che hanno dato alla luce un bambino tra il 7 febbraio e il 15 maggio di quest’anno agli Spedali Civili di Brescia. Tra loro, il tampone ha confermato la positività di 15 signore. Successivamente i medici hanno analizzato in particolare la placenta di una donna alla 37esima settimana di gravidanza, che ha sviluppato Covid. La signora ha dato alla luce con parto indotto un bambino. Il tampone ha confermato la positività. Il bimbo ha sviluppato una polmonite con difficoltà respiratoria. L’indagine svolta dal gruppo di esperti ha dimostrato la presenza di coronavirus in diverse componenti della placenta.

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I ricercatori hanno osservato le proteine virali spike e nucleocapside, così come l’Rna virale del Sars-CoV-2, che sono presenti in un grande numero nelle cellule fetali che rivestono il villo coriale (sinciziotrofoblasto) e che sono a contatto diretto con il sangue materno.

Contagio da mamma a feto: i risultati mostrano una situazione mai dimostrata finora

I ricercatori hanno confermato la presenza del coronavirus anche con la microscopia elettronica. In particolare hanno individuato particelle virali anche nelle cellule endoteliali dei capillari del villo e nei globuli bianchi fetali che circolano all’interno dei capillari. Mai prima d’ora uno studio aveva osservato questa situazione che conferma la possibilità di trasmissione verticale dalla mamma al feto.

La placenta svolge comunque un ruolo protettivo sul feto 

Gli esperti hanno anche visto un effetto protettivo della placenta sul feto. «Un reperto del tutto inatteso è stato il riscontro di una reazione infiammatoria placentare limitatamente al versante materno. Nonostante l’infezione, però, la componente fetale ne è stata risparmiata. È un fenomeno ‘protettivo’ che può essere dipeso dall’attivazione di molecole inibitorie dell’infiammazione osservata in diverse componenti del villo stesso. È ragionevole pensare che il ridotto danno dei villi abbia garantito un sufficiente scambio tra madre e feto, limitando i danni del feto stesso».

L’evoluzione clinica della malattia nel caso in esame è stata decisamente positiva, con una rapida guarigione sia del bambino, sia della madre. Questo aspetto ha indotto i ricercatori a considerare che nel tessuto placentare la reazione infiammatoria possa avere delle caratteristiche peculiari, come di fatto è poi emerso dalle loro analisi.

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