Non è mai troppo tardi per dire addio alle sigarette, per questo vogliamo esemplificare cosa succede se smetti di fumare. Se facciamo una ricerca su internet su come smettere di fumare appaiono più di 4.700.000 pagine piene di consigli, metodi scientifici o sperimentali. Nonostante questo, i fumatori non calano o calano troppo poco, anche se il fumo resta, insieme all’alimentazione e alla sedentarietà, uno dei primi fattori di rischio evitabili per aiutare a prevenire malattie importanti, come quelle cardiovascolari e quasi tutti i tipi di tumore.
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Il 70% dei fumatori ha cercato come smettere di fumare
Un dato importante riguarda la percentuale di italiani che hanno cercato almeno una volta di smettere di fumare. Si tratta di sette fumatori su dieci. “Dobbiamo essere in grado di intercettare e di accompagnare con l’adeguato supporto tutte le persone che dimostrano la volontà di smettere”, commenta Francesco Schittulli, presidente di LILT nazionale.
Il fumo è tra le prime cause evitabili di morte
Sembra però che i fumatori siano difficile da convincere. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che siano 8.000.000 le persone che persone la vita direttamente o indirettamente per il fumo di sigarette. Tra loro 1.200.000 non sono fumatori, ma sono aggrediti dal fumo passivo o da quello di terza mano. Solo in Italia le vittime raggiungono la cifra di 90.000 all’anno, 700.000 in Europa, dove quasi un terzo dei casi di tumore hanno come causa principale proprio il fumo di sigaretta. L’85% delle morti per tumore al polmone, alla trachea e ai bronci ha nell’85% dei casi come causa proprio il fumo di sigaretta.
Fondazione Veronesi chiede l’aumento del costo del tabacco
Anche la stima dei costi è importante. La spesa media per l’acquisto delle sigarette tradizionali e quelle elettroniche supera i 25 euro alla settimana. Significa che in un anno si spendono più di 1300 euro.
Fondazione Umberto Veronesi ha rinnovato la richiesta al governo di aumentare in modo importante il prezzo dei prodotti che contengano tabacco per disincentivare almeno i più giovani dal loro acquisto. Ma c’è di più. Il maggior introito dovrebbe essere utilizzato per l’assistenza e la ricerca scientifica.
Cosa succede se smetti di fumare?
Come si diceva non è mai troppo tardi per smettere di fumare. Occorre ricordare che non esiste una soglia minima. Fumare anche una sola sigaretta al giorno innalza comunque il rischio di sviluppare malattie importanti. Anche la distinzione tra light e normali non esiste, è solo un’invenzione di marketing. Questo dato è ancora più evidente grazie a quello che succede al nostro corpo se smettiamo di fumare. Gli effetti sono già visibili in poco tempo
Dopo 20 minuti dall’ultima sigaretta
Dopo pochi minuti dall’ultima boccata il nostro corpo comincia subito a trarre beneficio: la pressione sanguigna migliora, il battito cardiaco si normalizza, mentre scendono le pulsazioni. Fumare è proprio dannoso.
Cosa succede se smetti di fumare dopo 8 ore
Cominciano anche i lati negativi. Il desiderio di fumare è alto, ma occorre resistere: i livelli di ossigeno nel nostro sangue tornano normali, mentre la nicotina scende del 93 per cento. Anche il monossido di carbonio diminuisce sensibilmente.
Fumare: dopo 24 ore dall’ultima sigaretta
Non vi nascondiamo che resistere alla tentazione di accendersi una sigaretta è difficile: sono intensi infatti i sintomi da mancanza di nicotina. Potresti sentirvi ansiosi, irritabili e frustrati. Resistete! Sono già tornati nella norma i livelli del pericoloso monossido di carbonio: prodotto dalla combustione (insieme ad altre 4.000 sostanze per lo più nocive!) ha le maggiori responsabilità nello sviluppo di malattie del cuore e delle arterie, e fa invecchiare l’organismo precocemente.
Fumare: dopo 48 ore dall’ultima sigaretta
Non crederete al vostro naso e alle vostre papille gustative. Dopo appena due giorni dall’ultima sigaretta si cominciano a recuperare il senso del gusto e dell’olfatto, come non vi capitava da troppo tempo.
Dopo 72 ore dall’ultima sigaretta
Incredibile! Potete tornare a respirare a pieni polmoni, soprattutto se siete sotto sforzo. Provare per credere: fate una corsetta e l’affanno sarà già molto minore. Non vi nascondiamo che il desiderio di fumare in questo momento è davvero molto alto. Potreste soffrire di insonnia, vertigini e repentini cambi di umore. Approfittate del ritrovato respiro: fate sport, così il vostro corpo sarà inondato da endorfine e starete meglio.
Cosa succede se smetti di fumare tra le 2 settimane e i 9 mesi
Ormai state bene. Il desiderio si affievolisce ogni giorno di più. La circolazione sanguigna è migliorata, come il lavoro dei vostri polmoni. La tosse da fumatore è solo un ricordo, mentre siete pieni di energia. Tutto il corpo si è liberato dalle tossine.
Un anno dopo l’ultima sigaretta
È il momento della rinascita di cuore e arterie: il rischio di malattie cardiovascolari scende infatti del 50 per cento.
Dopo 5 anni dall’ultima sigaretta
Il rischio di emorragia cerebrale scende del 41%, mentre quello di ictus diventa pari ai livelli di chi non ha mai fumato. Per le donne ex fumatrici, scende la minaccia di ammalarsi di diabete al livello delle donne che non hanno mai fumato. Il rischio di sviluppare un tumore si riduce del 50%.
Dopo 10 anni dall’ultima sigaretta
Anche per gli uomini il pericolo di sviluppare il diabete scende ai livelli dei non fumatori. Scende il rischio di ammalarsi di cancro alla bocca, gola, esofago, vescica, rene, pancreas. Quello ai polmoni cala fino al 70 per cento.
Dopo 15 anni dall’ultima sigaretta
Per la maggior parte dei problemi, è come se non si avesse mai fumato. Il rischio di tumore a polmone, bocca, laringe ed esofago è minimo.
Dopo 20 anni dall’ultima sigaretta
Il rischio di morte per tutte le cause correlate al fumo di sigaretta rientra al pari di chi non ha mai fumato.
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