Parola d’ordine: prevenire il coronavirus. Lavare bene le mani e le superfici è il modo migliore per tenere lontano qualsiasi virus o batterio, anche il nuovo coronavirus cinese che tanto preoccupa i governi e i cittadini di tutto il mondo. L’Istituto Superiore di Sanità interviene sui dubbi che si possono avere riguardo all’epidemia che sta contagiando decine di migliaia di persone in Cina e decine in Europa.
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Prevenire il coronavirus: il contagio avviene soprattutto per via aerea
«Non deve creare allarme lo studio tedesco secondo il quale il nuovo coronavirus resisterebbe attivo sulle superfici circa 9 giorni». A tranquillizzare l’opinione pubblica italiana è Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie Infettive dell’ISS. «Questo elemento, ancora da dimostrare e condotto su altri coronavirus e non su quello cinese, non fa la differenza sul contenimento precoce dell’epidemia. Da quello che sappiamo rispetto alle precedenti malattie infettive respiratorie, Mers e Sars, infatti, il nuovo coronavirus si trasmette molto più velocemente e la via di trasmissione da temere è soprattutto quella respiratoria, non quella da superfici contaminate. È comunque sempre ricordare l’importanza di una corretta igiene delle superfici e delle mani. Anche l’uso di detergenti a base di alcol sono sufficienti a uccidere il virus».
Prevenire il coronavirus
L’ISS ha spiegato che per la pulizia delle superfici è sufficiente utilizzare l’alcol al 75% o la candeggina, capaci di distruggere tutti i virus, coronavirus compreso. Il lavaggio delle mani permetterebbe di dimezzare le infezioni da virus e batteriche in tutto il mondo. Resta la misura di prevenzione più efficace contro le malattie. Bisogna lavarsi le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol con almeno il 60% di alcol. Il virus entra nel corpo attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non lavate.
Per ora nessun farmaco specifico
Finora non ci sono terapie specifiche consigliate dall’Organizzazione mondiale della sanità per il nuovo coronavirus. Nelle linee guida sull’assistenza ai pazienti sono indicate solo terapie di supporto. L’Oms riunirà l’11 e 12 febbraio un forum di esperti da tutto il mondo per discutere di come accelerare la ricerca su vaccini e possibili terapie. Su alcuni pazienti si stanno però utilizzando alcuni farmaci già in uso o in sperimentazione per altre patologie. Per altri sono iniziati i test preclinici in vista di un possibile uso, in un caso anche grazie a studi condotti dall’Istituto.
Le mascherine sono utili?
Per prevenire il coronavirus le mascherine non sarebbero particolarmente utili, tranne in casi particolari. L’Istituto Superiore di Sanità interviene anche sull’uso delle mascherine.
Ha senso indossarla se:
- si hanno sintomi di malattie respiratorie come tosse e difficoltà a respirare;
- se si sta prestando assistenza a persone con sintomi di malattie respiratorie;
- se si è un operatore sanitario e si stia assistendo persone con sintomi di malattie respiratorie;
- NON SERVE per la popolazione generale in assenza di sintomi di malattie respiratorie.
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