Si chiama Flurona, ed è il contagio simultaneo di Covid e influenza. Il nome deriva dall’incontro della parola flu, che significa influenza in inglese, e coronavirus. Non è una nuova scoperta. Se ne parla già dall’autunno del 2020, ma era sempre stata considerata una possibilità teorica, più che una vera e propria realtà. Il primo doppio contagio verificato da esperti è stato registrato in Israele e risale ormai al dicembre del 2021.
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Contagio simultaneo di Covid e influenza: lo studio internazionale
Ora uno studio britannico spiega che i casi non sono così rari come si pensasse. Tutta Europa è piena di casi di tutte e due le malattie virali. I Servizi Sanitari di tutti i Paesi del Vecchio Continente sfornano dati con numeri molto alti. Gli esperti stimano che il picco per entrambe le infezioni sarà raggiunto proprio durante le festività di fine anno.
I risultati dello studio inglese parlano di un aumento del rischio di sintomi gravi e anche di ospedalizzazione e di decesso. I ricercatori dell’Università di Edimburgo in Scozia hanno analizzato i dati di oltre 200 pazienti adulti ricoverati in ospedale dopo aver avuto il doppio contagio.
I pazienti analizzati dopo il ricovero da Covid sono stati decine di migliaia. Allo studio hanno partecipato anche l’Università di Liverpool, l’Imperial College di Londra e l’Università di Leiden nei Paesi Bassi. Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica The Lancet.
Contagio simultaneo di Covid e influenza aumenta il rischio di conseguenze gravi
I 227 pazienti con l’infezione simultanea hanno sperimentato sintomi decisamente più gravi rispetto a chi avesse o Covid o l’influenza. Il doppio contagio aumenta di 2,4 volte il rischio di morte rispetto a chi è malato solo di Covid e di quattro volte il rischio di avere bisogno della ventilazione meccanica.
Cosa succede se i due virus entrano nel corpo nello stesso periodo?
Innanzitutto va detto che è difficile capirlo. I sintomi si possono sovrapporre e non sono così diversi. Se abbiamo anche una febbre alta, possiamo pensare che sia l’una o l’altra. Se ci sottoponiamo a un tampone che dà esito positivo per Covid, saremo portati a pensare di avere l’infezione provocata dal Coronavirus.
I sintomi, come si diceva, sono più o meno sempre gli stessi:
- febbre,
- mal di gola,
- mal di testa,
- tosse,
- dolori muscolari.
Le coinfezioni possono però portare a conseguenze anche importanti, perché aumentano il rischio di complicanze e i giorni di malattia con sintomi seri. In Gran Bretagna gli esperti hanno stimato che Flurona abbia colpito l’8% dei pazienti positivi al tampone per Covid.
Il rischio di dover essere ventilati meccanicamente in questi casi raddoppia. Questo è uno dei motivi per cui i medici chiedono alle persone fragili di fare i due vaccini, sia quello contro Covid, sia l’antinfluenzale.
Chi ha una buona condizione di salute generale può stare abbastanza tranquillo
Gli esperti tranquillizzano, sostenendo che chi sia in buona salute generale, potrà vivere una influenza forte, con febbre alta e dolori, ma con molto riposo e l’aderenza a una terapia antipiretica, quindi contro la febbre, o antinfiammatoria dovrebbe bastare.
Chi deve stare attento
Bambini, anziani, pazienti oncologici, chi abbia patologie al sistema immunitario, donne incinte devono invece avere più cautela. Sono le categorie per cui è consigliata la doppia vaccinazione, perché sono maggiormente a rischio di sviluppare complicazioni.
Quando dobbiamo preoccuparci
Finché la situazione è gestibile, si può rimanere a casa, magari in contatto con il proprio medico curante. Ci sono però dei sintomi che devono farci raggiungere il Pronto Soccorso sono:
- difficoltà a respirare,
- dolore al petto,
- sonnolenza così profonda da impedire di rimanere svegli,
- confusione,
- peggioramento di eventuali malattie preesistenti,
- disidratazione,
- cianosi, cioè la colorazione bluastra di unghie e labbra.