Rispettare il pancreas si può, eccome. Del resto, nello scatenamento d’una pancreatite acuta c’è spesso lo zampino dei calcoli biliari. E si sa che nella formazione di queste dolorose «pietre» figurano, tra i tanti fattori, anche gli elevati livelli di trigliceridi nel sangue, l’obesità, la dieta ipercalorica o troppo ricca di grassi. Morale: aggiustare il tiro a tavola, evitando gli squilibri dietetici, non può che giovare alle performance di questa importantissima ghiandola.
W il regno vegetale!
Date la preferenza ai cibi di origine vegetale: frutta, verdura e legumi.
Niente eccessi di grassi
Moderate, anzi limitate al massimo, il consumo dei grassi da condimento d’origine animale, come burro, lardo, panna e pancetta, e privilegiate quelli vegetali, soprattutto l’olio extravergine d’ oliva e l’olio di mais.
E la carne? Meglio magra
Nel mangiare la carne, scegliete preferibilmente quella magra: polli e tacchini, cavallo, struzzo, coniglio e tagli magri di manzo.
Pochi salumi in tavola
Tra i salumi, che dovrebbero essere consumati non più di due volte alla settimana, preferite il prosciutto crudo (privato del grasso visibile) e la bresaola (che in realtà è un affettato e non un salume, trattandosi di carne di manzo o di cavallo).
Due bicchierini e stop
Occhio all’abuso alcolico: devono costituire il giusto limite, consumati durante i pasti, due-tre bicchieri giornalieri di vino rosso o bianco per l’uomo e uno-due nella donna (visti il minor peso corporeo e la sua innata difficoltà nel metabolizzare l’alcol).
Luigi Bignami – OK La salute prima di tutto
Ultimo aggiornamento: 9 aprile 2010