Salute

Come curare Covid a casa? Arrivano nuove indicazioni

ono ormai tre i protocolli per gestire la malattia a casa. La figura del medico di famiglia è naturalmente centrale

Curare Covid a casa è sempre più un imperativo, naturalmente quando le condizioni del paziente e l’evoluzione della malattia lo consentano. In attesa del risultato del tampone come comportarsi? Abbiamo capito che Covid è una patologia che va affrontata subito, perché può avere delle accelerazioni che possono far precipitare la situazione. Il punto di riferimento che spiega come comportarsi è un protocollo che sta per essere pubblicato sulla rivista scientifica Clinical and Medical Investigation.

A firmare il documento alcuni importanti medici italiani dell’Istituto Mario Negri, come Giuseppe Remuzzi, Norberto Perico, Monica Cortinovis e il professor Fredy Suter. La decisione di mettere nero su bianco queste indicazioni è arrivata dopo che medici di molti Paesi del mondo hanno chiesto un intervento dell’istituto di ricerca italiano. La prima differenza, rispetto a due protocolli che già esistono stilati dai medici lombardi e dal professor Bassetti, è che bisogna intervenire subito, senza aspettare il tampone positivo.

Gruppo San Donato

Curare Covid a casa: il protocollo dell’Istituto Mario Negri 

Al centro di tutto viene messo il medico di base. Secondo gli esperti prima si comincia ad aggredire il coronavirus, minore sarà il rischio di conseguenze importanti. Quando cominciano a manifestarsi i primi sintomi, in attesa di fare il tampone oro faringeo, la raccomandazione è quello di cominciare a usare farmaci antinfiammatori come l’Aspirina o l’Aulin. I due medicinali non devono mai essere presi insieme. L’Aulin è da preferire quando sono presenti dolori muscolari importanti.

Nei casi più importanti, naturalmente solo e soltanto sotto controllo medico, si possono assumere anche il cortisone e l’eparina. Perché si è deciso per gli antinfiammatori e non il paracetamolo? Perché quest’ultimo ha scarsi poteri antinfiammatori. Di conseguenza non riesce a inibire l’enzima che scatena le infiammazioni all’interno del corpo. Per quanto riguarda l’uso dell’antibiotico, in genere l’Azitromicina, dev’essere usato su raccomandazione del medico solo per le persone più fragili per evitare una concomitante infezione batterica. Sempre il medico curante può decidere di somministrare ossigeno. Il nostro dottore può anche decidere di farci degli esami del sangue per tenere sotto controllo gli indici di infiammazione, la funzionalità renale e i parametri di coagulazione.

Curare Covid a casa: il protocollo Bassetti

Solo qualche settimana fa anche la Commissione nazionale coordinata dal direttore della clinica di Malattie Infettive del San Martino di Genova, Matteo Bassetti aveva stilato un protocollo per le cure a casa. Le somiglianze tra i due protocolli sono molte. L’uso del paracetamolo in caso di febbre, altrimenti l’aspirina o l’ibuprofene. Solo nei casi più importanti il cortisone e l’eparina, come dopo 96 ore di febbre superiore ai 38.5 gradi con tosse e saturazione dell’ossigeno superiore al 93 % oppure a 90 % in pazienti con patologie polmonari. Il cortisone viene usato dopo 5-7 giorni dalla comparsa dei sintomi e in caso di compromissione della funzione respiratoria.

Le raccomandazioni dei medici della Lombardia

Il vademecum dei medici lombardi ha visto invece la partecipazione del professor Massimo Galli, primario di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano. Questo protocollo prevede l’uso del paracetamolo in caso di febbre, un’abbondante idratazione, sedativi per la tosse quando c’è. Inoltre è consigliata l’auto-pronazione per contrastare lieve tosse e dispnea. La pronazione consiste nello sdraiarsi a pancia in giù. La pronazione consiste nello sdraiarsi a pancia in giù. Questa posizione migliora la respirazione e l’ossigenazione. È sconsigliato l’uso di terapie antiretrovirali come quelle a base di lopinavir/ritonavir, l’antibiotico azitromicina e l’antimicrobico/immunomodulante idrossiclorochina.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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