Salute

Combattere la stitichezza in vacanza: i consigli degli esperti

Pasti al ristorante, fusi orari, cambi di clima e bagni condivisi: per molte persone (soprattutto donne) viaggiare è sinonimo di pancia gonfia e costipazione. I consigli dell’esperta per sbloccarsi

Combattere la stitichezza in vacanza gioca un ruolo fondamentale per farci passare un’estate più serena. Può bastare poco per guastare un viaggio. Ecco le principali cause che possono rendere l’intestino pigro, causando difficoltà nell’evacuazione:

  • un’alimentazione irregolare,
  • qualche drink di troppo,
  • lunghi spostamenti,
  • cambi di fuso orario,
  • modificazioni di clima

Questo problema colpisce circa una persona su tre, specialmente le donne, che spesso trovano imbarazzante non poter disporre del comfort domestico.

Gruppo San Donato

Combattere la stitichezza in vacanza con un’alimentazione adegnata

Per tenere alla larga la stipsi, è fondamentale puntare su un’alimentazione adeguata. Beatrice Salvioli, gastroenterologa al Columbus Clinic Center di Milano, consiglia: «A tavola non dovrebbero mai mancare verdura e frutta, soprattutto d’estate. Invece dell’insalata, che può causare gonfiori, meglio optare per verdura cotta, vellutate e minestroni». A colazione, suggerisce di assumere prugne cotte, kiwi o pere, un bicchiere di acqua tiepida con succo di limone, yogurt con probiotici, e porridge di avena.

Bere abbondante acqua e fare attività fisica

Durante la bella stagione, l’organismo tende a disidratarsi. «È indispensabile reintrodurre i liquidi persi bevendo molta acqua, almeno due litri al giorno», raccomanda Salvioli. «Anche svolgere attività fisica di tipo aerobico come camminare, nuotare, e andare in bicicletta può aiutare a combattere il disturbo». Inoltre, è importante dedicare il giusto tempo alle funzioni fisiologiche, preferibilmente al mattino dopo la prima colazione.

Integratori di fibre e lassativi

Se i semplici accorgimenti non fossero sufficienti, si può provare la fibra solubile come psyllium o glucomannano, da assumere con abbondante acqua.

Nel caso in cui l’intestino facesse ancora i «capricci», si può ricorrere a un lassativo osmotico come il PEG, che facilita il transito delle feci richiamando acqua nell’intestino.

Per i casi più ostinati, ci sono i lassativi irritanti o da contatto, come il bisacodile e la senna, che stimolano la mucosa intestinale.

Stitichezza cronica

Per chi soffre di stipsi cronica, è fondamentale individuare la causa precisa per una terapia idonea. «Se la stipsi è dovuta a un problema di coordinazione muscolare, può essere utile la rieducazione del pavimento pelvico», spiega Salvioli. In caso di transito intestinale rallentato, l’idrocolonterapia o un massaggio del colon possono giovare.

Sindrome dell’intestino timido

La sindrome dell’intestino timido riguarda principalmente le donne, che fanno fatica ad andare in bagno fuori casa per timore di rumori e odori sgradevoli. Nick Haslam, professore di psicologia all’Università di Melbourne, spiega che questa inibizione è spesso legata all’ansia o al perfezionismo e vede anche una disuguaglianza di genere: «Le donne vengono educate a essere disgustate dagli escrementi e preoccupate per la pulizia».

Stitichezza nei bambini

Per i bambini, è importante educarli ad assecondare lo stimolo evacuativo. Se necessario, si può ricorrere a fibre solubili, fibra d’acacia, o lattulosio, un lassativo zuccherino. Al bisogno, è utile anche l’olio di vaselina, un lubrificante che rende le feci più fluide.

Conclusione

Prevenire e combattere la stitichezza durante i viaggi è possibile con una corretta alimentazione, idratazione, attività fisica e, se necessario, l’uso di integratori e lassativi. È importante affrontare il problema con consapevolezza per godersi serenamente le vacanze.

Testo di Paola Arosio

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