In realtà la colpa non è solo del tablet, ma di tutti quei dispositivi tecnologici che ci “costringono” a piegare il collo e incurvare le spalle per consultarli: smartphone, tastiere del pc e altri device. E così siamo colpiti dal cosiddetto “collo da tablet”: una posizione innaturale del tratto cervicale della colonna vertebrale, opposta a quella corretta che prevede spalle dritte e mento alto, provocando quindi dolore.
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I più colpiti: giovani donne
Il fenomeno è piuttosto diffuso: secondo uno studio dell’Università del Nevada, condotto su oltre 400 persone tra studenti, insegnanti ed ex studenti, il 67% degli intervistati dichiara di percepire dolore alle spalle e al collo durante l’utilizzo dei device elettronici. I soggetti più colpiti sono i giovani, tra i 16 e i 25 anni (60%), e in particolare le donne (75% rispetto al 24% degli uomini), che sembrerebbero più portate ad assumere posture scorrette. Ma il dato più allarmante è la perseveranza: il 54% degli intervistati non rinuncia all’uso dei dispositivi nemmeno in presenza di dolore.
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I comportamenti preventivi
Per contrastare il disturbo si possono adottare una serie di comportamenti preventivi: in questo articolo puoi trovare tutti i consigli. In particolare ricordiamo il corretto posizionamento dei dispositivi, con l’utilizzo di un supporto per il tablet, il mantenimento di una postura corretta e intervalli frequenti per alzarsi e camminare. Durante queste pause approfittate anche per bere un bicchier d’acqua: anche una corretta idratazione, infatti, è fondamentale per mantenere flessibili i dischi della colonna vertebrale.
Perché l’acqua aiuta?
«Le nostre articolazioni hanno un elevato contenuto di acqua che contribuisce al loro corretto movimento – commenta Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino e membro della International Stockholm Water Foundation – Per questo motivo è necessario assumere molta acqua per mantenere un equilibrato livello di liquido sinoviale, responsabile della lubrificazione delle articolazioni. Non bisogna sottovalutare che il fatto di passare molte ore davanti a uno schermo, senza interruzioni e quindi senza bere, può avere effetti negativi anche sulle capacità cognitive».
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I segnali della disidratazione
Basta infatti una condizione di moderata disidratazione (scopri qui quali sono i segnali che ti dicono che non hai bevuto abbastanza), con una perdita di circa il 2% del peso corporeo, per andare incontro a segnali come mal di testa e stanchezza. A questi si possono associare riduzione della concentrazione, dell’attenzione e di esecuzione anche di compiti semplici.
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