Bisogna sempre tenere monitorati colesterolo e pressione, ma i giovani adulti dovrebbero farlo in modo particolare. Più si alzano questi parametri, più aumenta il loro rischio di subire eventi cardiaci. Il dato arriva dall’America. I ricercatori del Columbia University Medical Center hanno raccolto i dati dei partecipanti a sei studi diversi per verificare quanti di loro avessero subito infarti, ictus o fossero affetti da insufficienza cardiaca. I partecipanti totali sono stati 36.030. Al momento del primo esame di persona l’età media fra i partecipanti era di 53 anni. Il campione è stato monitorato per 17 anni.
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Differenza LDL e HDL
Il colesterolo è un grasso, importante costituente delle cellule dell’organismo, utile per valutare il rischio di sviluppare alcune malattie. Per avere una indicazione in questo senso, oltre alla determinazione del colesterolo totale, è indispensabile conoscere la concentrazione nel sangue di colesterolo Hdl (buono) e colesterolo Ldl (cattivo). I termini di buono e cattivo si riferiscono alla capacità di queste molecole di impedire o favorire il deposito del colesterolo sulle pareti dei vasi sanguigni. Per approfondire: colesterolo, come leggere gli esami del sangue
I risultati dello studio
I soggetti con colesterolo alto Lld (cioè più di 129 milligrammi per decilitro di sangue) prima dei 40 anni avevano subito più eventi cardiaci, con una probabilità maggiore del 64%, rispetto a coetanei con bassi livelli di Ldl.
Inoltre, i giovani adulti con una pressione sistolica (cioè la massima) elevata, presentavano il 37% di probabilità in più di sviluppare un’ insufficienza cardiaca negli anni successivi, mentre quelli con una pressione arteriosa diastolica (cioè la minima) elevata, ne avevano il 21% in più.
Durante il follow-up, 4.570 partecipanti hanno subito eventi cardiaci come un attacco di cuore, 5.119 hanno sofferto di insufficienza cardiaca e 2.862 hanno avuto un ictus.
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Fattori di rischio riconosciuti
Lo studio, tuttavia, non spiega se o come l’ipertensione o il colesterolo elevato nella prima età adulta possano causare direttamente infarti, ictus o insufficienza cardiaca che si sviluppano in età più avanzata.
«L’insufficienza cardiaca e gli attacchi di cuore sono il risultato di anni di esposizione a fattori di rischio come l’ipertensione e il colesterolo”, commenta Samuel Gidding, coautore di un editoriale che accompagna lo studio e direttore medico della Familial Hypercholesterolemia Foundation a Pasadena, California. “Entrambi causano l’accumulo di grasso nelle arterie coronarie sin dall’infanzia, cosa che porta all’infarto più tardi nella vita”. Inoltre l’ipertensione determina uno sforzo ulteriore del cuore e l’adattamento a questo stress provoca scompenso cardiaco.
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