Salute

Colesterolo: con farmaco a mRNA due sole iniezioni all’anno

Molto promettenti i risultati: migliora aderenza ed efficacia

Un farmaco a mRNA per il colesterolo per migliorare l’aderenza alla terapia, una delle principali sfide della medicina moderna. Secondo i dati fino al 50% dei pazienti abbandona la terapia con statine entro il primo anno, e molti italiani over 50 presentano livelli di colesterolo significativamente superiori a quelli raccomandati. Questi valori sono responsabili di circa 50.000 decessi all’anno e contribuiscono a una spesa sanitaria di 16 miliardi di euro in costi diretti e indiretti.

Una soluzione promettente arriva da Inclisiran, un farmaco a mRNA disponibile in Italia da circa due anni. I primi dati real-life, pubblicati dallo studio CHOLINET sul Journal of the American College of Cardiology (JACC), evidenziano l’efficacia e la sicurezza di questa innovativa terapia.

Farmaco a mRNA per il colesterolo: come funziona e i risultati dello studio CHOLINET

Inclisiran agisce “spegnendo” l’mRNA che codifica la proteina PCSK9, responsabile del trasporto e della distruzione dei recettori che catturano il colesterolo LDL, quello considerato cattivo che alza il rischio di aterosclerosi. Lo studio CHOLINET, condotto in 31 centri italiani dal professor Pasquale Perrone Filardi, presidente della Società Italiana di Cardiologia (SIC), ha coinvolto 659 pazienti con un’età media di 63 anni.

Dopo tre mesi dalla prima somministrazione e una seconda dose, i pazienti hanno mostrato una riduzione media del colesterolo LDL del 51%, raggiungendo valori medi di 50 mg/dl, ben al di sotto dei target stabiliti dalle linee guida. I risultati sono stati ancora più significativi nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare:

  • Il 57% ha raggiunto valori di LDL inferiori a 55 mg/dl.
  • Il 69% ha ottenuto livelli di LDL al di sotto di 70 mg/dl.

A nove mesi e dopo una terza dose, la riduzione media di LDL è salita al 56%. Tra i pazienti ad alto rischio, il 67% ha raggiunto valori inferiori a 55 mg/dl, mentre l’80% si è attestato sotto i 70 mg/dl.

Combinazione con statine ed ezetimibe

Nei pazienti che hanno seguito una terapia combinata con statine o ezetimibe, i risultati sono stati particolarmente positivi:

  • Riduzione di LDL al di sotto di 55 mg/dl nel 71% dei casi a tre mesi e nell’83,2% a nove mesi.
  • Livelli di colesterolo inferiori a 70 mg/dl nell’82,3% dei casi a tre mesi e nel 94,7% a nove mesi.

Vantaggi di Inclisiran: aderenza e sicurezza

Inclisiran offre un notevole vantaggio in termini di aderenza alla terapia, raggiungendo quasi il 100%. Questo è attribuibile alla bassa incidenza di effetti collaterali e alla modalità di somministrazione semestrale, molto più semplice rispetto alla tradizionale assunzione giornaliera di statine.

Un nuovo approccio alla prevenzione cardiovascolare

“Inclisiran rappresenta una svolta nella prevenzione cardiovascolare, consentendo di raggiungere i livelli raccomandati di colesterolo LDL con una terapia efficace e sicura. Non esistono livelli “normali” di colesterolo: più alto è il rischio cardiovascolare del paziente, più basso deve essere il livello di LDL”, sottolinea il professor Perrone Filardi.

Grazie alla combinazione con statine, Inclisiran offre una soluzione innovativa per i pazienti ad alto rischio, garantendo risultati significativi senza effetti collaterali rilevanti.

Conclusioni

L’utilizzo di farmaci come Inclisiran potrebbe rivoluzionare la gestione del colesterolo alto, migliorando l’aderenza alla terapia e riducendo significativamente il rischio di malattie cardiovascolari. Questo approccio innovativo non solo aiuta i pazienti a raggiungere i target raccomandati, ma contribuisce anche a ridurre i costi sanitari legati a complicanze e ospedalizzazioni.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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