Nella classifica europea dei tempi di attesa necessari per sottoporsi all’intervento di cataratta, l’Italia si posiziona al secondo posto. Un merito riconosciuto al nostro Paese dal rapporto Gimbe 2018 sulla qualità dei sistemi sanitari dell’Europa. Peccato per l’ultimo posto per numero di interventi di cataratta con utilizzo di tecnologia avanzata. Solo lo 0.6% contro il 70% dei centri privati di maggior capacità e successo. In questa classifica l’Italia è dietro anche all’Albania.
Innovazioni poco accessibili
«Si registra una totale assenza di adozione da parte del Sistema sanitario nazionale, a partire dal 2008, delle nuove tecnologie oggi a disposizione» spiega Matteo Piovella, Presidente Società Oftalmologica Italiana – SOI. L’innovazione riguarda soprattutto l’interveno chirurgico con laser a femtosecondi, che utilizza una luce infrarossa con impulsi di piccolissima grandezza e di breve durata per tagliare i tessuti nel punto desiderato senza l’utilizzo di bisturi (qui l’esperto vi spiega come funziona). Importante anche l’introduzione di cristallini di ultima generazione.
Solo nelle strutture private
«Di fatto queste innovazioni sono disponibili esclusivamente nel settore privato – conclude l’esperto, che puoi ascoltare anche nella videointervista – un’occasione persa per poter mettere a disposizione la miglior cura per tutti».
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