La chirurgia bariatrica è la chirurgia dell’obesità. Si tratta di diversi tipi di intervento rivolti a persone malate di obesità. Chi è malato di obesità? Chi ha un indice di massa corporea superiore a 40 oppure a 35 in presenza di altre malattie legate al peso, come il diabete, l’ipertensione arteriosa, le apnee notturne o severi problemi articolari. È una chirurgia che fa perdere peso, restituendo alle persone un buono stato di salute.
La pandemia ha rallentato enormemente il ricorso a questo intervento. Fino al 2019 ogni anno si eseguivano in Italia circa 25.000 interventi di chirurgia bariatrica, il 10% delle richieste. Dall’inizio della pandemia, gli interventi sono calati in media del 28%-30%, con punte del 50% in alcuni casi. Pertanto, in attesa della piena ripresa dell’attività chirurgica, occorre strutturare e rafforzare percorsi complementari che sostengano il paziente bariatrico.
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Il percorso prima di fare l’intervento di chirurgia bariatrica
Naturalmente per iniziare il percorso di chirurgia bariatrica occorra che il paziente sia obeso. Subito dopo bisogna capire la storia della persona: perché è diventato obeso. La chirurgia non è mai la prima opzione. È necessario che in passato il paziente abbia seguito delle diete sotto il controllo medico e queste diete non abbiano funzionato o subito dopo si sia ripreso peso. Serve anche un’idoneità psicologica attraverso un percorso di preparazione sotto la guida di uno psicologo o di uno psichiatra, alla fine del quale lo specialista deve confermare che non ci siano controindicazioni. La cosa migliore è rivolgersi a quelle strutture in cui chirurgo e psicologo lavorino in équipe.
Tipi di intervento
Sono diversi i tipi di intervento. I principali sono:
- Sleeve Gastrectomy. È un intervento restrittivo ormonale. Consiste in una resezione gastrica verticale (cioè si asporta buona parte dello stomaco) con tubulizzazione dello stomaco residuo. Comporta una riduzione della secrezione degli ormoni responsabili della fame e aumenta contestualmente la produzione di altri ormoni in grado di accrescere il senso di sazietà.
- By-pass gastrico. È un intervento restrittivo ormonale. Offre buoni risultati a lungo termine, ed è una terapia potente contro il diabete di tipo 2 e contro la grave malattia da reflusso gastrico.
- Diversione bilio-pancreatica. Comporta la rimozione di buona parte dello stomaco. Permette una riduzione dell’assorbimento intestinale di grassi e amidi, offre una buona perdita di peso e un buon mantenimento di peso nel lungo termine.
- Bendaggio gastrico regolabile. È un intervento restrittivo meccanico che riduce forzatamente l’introduzione di cibo. Un anello di silicone gonfiabile viene posizionato intorno alla parete superiore dello stomaco, a creare una piccola tasca gastrica che lascia un’apertura di calibro ridotto.
Chirurgia bariatrica: quando si torna alla vita normale
Dipende dal tipo di professione svolta e dal tipo di intervento. Se l’operazione è stata fatta in laparoscopia – come avviene nella stragrande maggioranza dei casi – il recupero è molto semplice. Se il paziente fa un lavoro sedentario, come ad esempio un lavoro di ufficio, già dopo una settimana, a volte anche prima, può tornare alla sua occupazione. Se invece svolge un lavoro che richiede sforzi più intensi, è meglio attendere un mese.
Come si mangia dopo l’intervento di chirurgia bariatrica
La persona mangia drammaticamente di meno. Una persona operata per alcuni mesi si sazierà con 30 grammi di riso o di 50 grammi di pesce. Dopo diverso tempo si mangia un po’ di più, ma le quantità saranno sempre molto ridotte. Naturalmente bisogna insegnare al paziente a mangiare cibi di qualità.
Integratori
Ci sono interventi che richiedono obbligatoriamente di prendere integratori perché inducono una riduzione dell’assorbimento intestinale. Anche negli altri è comunque consigliato per qualche mese di prendere integratori di ferro e vitamine, perché mangiando così poco possono essere utili.
Quanto peso si può perdere
Dipende dal paziente. È più facile perdere peso se si è maschio alto e giovane. In questo caso si potrà perdere fino all’80% dei chili in più. Una donna non tanto giovane e bassa perderà il 60. Un ruolo molto importante nel mantenimento la farà poi l’attività fisica regolare.
Chi non può sottoporsi all’intervento
Per motivi di età sono escluse le persone al di sotto dei 18 anni e al di sopra dei 65 anni. Ovviamente i limiti non sono rigidi. Saranno gli specialisti a decidere caso per caso. Gli altri limiti sono la dipendenza da alcol e droghe, le malattie psichiatriche gravi e la mancanza di un tentativo dietetico eseguito in passato.
Ci sono percentuali di fallimento
La percentuale di fallimento è compresa fra il 5-10% e il 20-25% per alcuni interventi di bendaggio gastrico.