Quanto sono intelligenti gli anziani? Molto più delle passate generazioni. Almeno questo è il risultato di uno studio dell’Università di Nottingham che ha scoperto che le differenze cognitive fra giovani e anziani si stiano assottigliando con il passare dei decenni. Si possono leggere i risultati della ricerca sulla rivista scientifica Developmental Review.
Per fortuna la diminuzione delle differenze del quoziente intellettivo non si deve a un peggioramento dei giovani, ma a un miglioramento degli over 65 rispetto a quello che accadeva nel passato.
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Quanto sono intelligenti gli anziani: dal 2000 in poi il quoziente intellettivo è aumentato
I ricercatori sono partiti dall’osservazione del fatto che nei test eseguiti nei laboratori dell’università inglese, il divario tra anziani e giovani era particolarmente piccolo. Questi risultati smentivano diverse ricerche svolte prima degli anni Duemila.
Il declino cognitivo comincia intorno ai 30 anni, per la riduzione progressiva del numero dei neuroni. Un test del quoziente intellettivo di un ultra sessantacinquenne oggi ha di solito risultati molto migliori rispetto a un suo coetaneo del 1920. Ogni tre anni in media gli esseri umani hanno guadagnato tre punti di quoziente intellettivo in più. La differenza non può avere ragioni genetiche, perché è impossibile avere cambiamenti così significativi in pochi anni.
Quali sono i motivi? Non c’è certezza
I motivi dovrebbero essere legati a un miglioramento dello stile di vita e un più facile accesso alla scolarizzazione e a stimoli di carattere intellettuale. Occorre vedere se i cambiamenti che stanno vivendo anche i giovani riusciranno a far continuare questo aumento delle capacità cognitive. Basti pensare che si leggono sempre meno libri e giornali e anche il sistema di apprendimento è radicalmente cambiato.
Quanto sono intelligenti gli anziani: lo studio inglese
I ricercatori dell’Università di Nottingham hanno seguito alcuni volontari per sette anni, concentrandosi particolarmente sulle abilità linguistiche e sulla ricchezza del vocabolario. Questo è il primo limite dello studio: non si sono fatti test sulla memoria e sulla capacità di attenzione che sono le prime due abilità a diminuire con il passare degli anni.
Le capacità linguistiche resistono molto più a lungo, tanto che fino ai quarant’anni non viene intaccato. Intorno ai 60 anni è diminuito solo del 5%, per poi scendere più rapidamente. Lo stesso accade per le abilità di calcolo, che resistono fino a intorno ai 50 anni. In media la memoria cala del 20% abbastanza rapidamente.